La storia infinita del concorso DS: altri 85 candidati che bussano allo scritto
La storia infinita del concorso DS/1
Venerdì 12 ottobre doccia scozzese sul concorso DS: la lunga attesa per conoscere l’esito dell’udienza del Tar sul mega-ricorso si è conclusa con due risultati opposti.
È stata respinta la richiesta di ammissione allo scritto con riserva di un migliaio di candidati, ma è stata anche disposta la ripetizione della prova di preselezione per altri 85.
Difficile valutare quale dei due esiti sia da considerare meno favorevole per gli altri 8.736 candidati giù ammessi per merito alla prova scritta, se cioè trovarsi a competere con altri mille concorrenti oppure se vedersi spostare la data della prova per l’impossibilità di svolgere una prova scritta suppletiva.
Contrariamente a quanto avvenuto per altri concorsi, infatti, per il concorso a dirigente scolastico non è prevista la prova scritta suppletiva. In tal senso all’art. 8 il bando del concorso parla chiaro: “La prova scritta è unica su tutto il territorio nazionale e si svolge in una unica data in una o più regioni, scelte dal Ministero, nelle sedi individuate dagli USR”.
Non può esserci, quindi, una prova scritta suppletiva. Con quali conseguenze?
Per effetto delle cinque ordinanze emesse dal Tar che prevedono per 85 candidati la ripetizione della prova preselettiva, la nuova data di effettuazione (entro 20 giorni) non potrà materialmente avvenire per loro entro il 18 ottobre, giorno fissato da tempo per la prova scritta di tutti i candidati.
Occorrerà, quindi, attendere l’esito della prova preselettiva che il Miur dovrà fissare tempestivamente, a meno che lo stesso ministero non decida l’impugnativa d’urgenza di quelle ordinanze davanti al Consiglio di Stato, sperando anche che questi si pronunci in tempo utile prima di giovedì prossimo.
Sarà dura.
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