La replica dell’assessore Targetti

Puntigliosa e articolata è la replica di Stella Targetti, assessore all’istruzione nonché vicepresidente della Regione Toscana, al comunicato dell’A.Ge. Toscana, di cui Tuttoscuola da dato ieri notizia, nel quale la presidente dell’associazione genitori Manzani Di Goro contestava le scelte fatte dalla Regione in materia di dimensionamento degli istituti comprensivi.

Targetti conferma che “sul tema del dimensionamento scolastico l’orientamento della Regione è di proseguire con la formazione degli Istituti Comprensivi poiché è il percorso, avviato già 10 anni fa, per garantire la continuità verticale che crediamo possa assicurare maggiore qualità nell’offerta formativa scolastica”.

L’assessore ricorda che “tutti i comuni della Toscana sono impegnati in questo processo e se, ad oggi, la Toscana ha già 246 Istituti Comprensivi è perché le scuole, gli Enti locali e la Regione hanno creduto nel potenziale di qualità di questa forma organizzativa che favorisce la verticalità curriculare e la continuità didattica”.

La Regione si è attenuta pertanto alle indicazioni emerse nei 10 incontri, uno per provincia, ai quali hanno partecipato le conferenze zonali per l’istruzione, le scuole, l’Ufficio Scolastico Regionale, le Province e la Regione. Non solo: si è anche tenuto conto della proposta formulata dalla Conferenza delle Regioni “che prevedeva che l’obbiettivo di dimensionamento degli Istituti Comprensivi potesse essere raggiunto utilizzando i parametri numerici di cui alla Legge 111/11 come media regionale”, e non come tetti invalicabili.

Potrà esserci una certa gradualità, insomma, ma la scelta è irreversibile: per l’anno scolastico 2012/13 ci saranno 26 nuovi Istituti Comprensivi, che passeranno da 246 a 272 e, al tempo stesso, rimarranno ancora 60 autonomie fra direzioni didattiche e medie autonome, per le quali si procederà successivamente.

Ci rendiamo conto”, conclude la lettera dell’assessore Targetti, “che il cambiamento produce sempre dei timori e che talvolta le scelte possono non essere condivise al 100%, ma riteniamo che questa amministrazione abbia più volte dimostrato di avere messo al centro della propria attenzione la scuola intesa come comunità complessa fatta da studenti, docenti, famiglie e dirigenti”.