La pagella della ministra Fedeli? ‘Promossa con debiti’

Una pagella nel complesso positiva, quasi una promozione con debiti, è quella che viene assegnata dal quotidiano Il Fatto, mai tenero con i ministri dei governi Renzi-Gentiloni, a Valeria Fedeli, alla quale viene riconosciuto il merito di aver fatto “un po’ la ‘crocerossina’ in un campo da guerra creato da Renzi e dalla Gelmini prima ancora”, come scrive Alex Corlazzoli, esperto di politica scolastica del giornale diretto da Marco Travaglio.

Il collaboratore del Fatto, che nella vita è un maestro, oltre che scrittore e giornalista, assegna alla ministra addirittura un 8 per aver saputo “ascoltare, confrontarsi con studenti, insegnanti, dirigenti pur con visioni diverse”. E un 7 per aver rimediato con i decreti delegati ad alcune carenze della legge 107: vengono citati a questo proposito “il diverso accesso al mondo della scuola, la qualificazione universitaria per le insegnanti dei nidi”. Un voto sufficiente, 6, anche per aver avuto “il coraggio di aprire una riflessione sull’uso del linguaggio a partire non solo dal femminile” (“Riesco a dirle di chiamarmi ministra?” disse a un giornalista nella sua prima conferenza stampa) ma anche per aver criticato l’uso della parola ‘deportati’ per definire chi era costretto ad emigrare da Sud a Nord.

Una insufficienza, ma non troppo grave (5), per non essere riuscita a “smontare il complesso labirinto burocratico” costituito dall’apparato amministrativo del Miur, “un modello piramidale che vede al vertice il ministro”, ma nel quale “chi sta negli scalini più bassi ha più potere decisionale della Fedeli di turno”.

Bocciatura completa invece (il voto è 4) perché, malgrado la sua caparbietà, la ministra Fedeli non ha avuto il coraggio di cambiare aspetti importanti della scuola italiana: “sul tema valutazione, sulla questione della bocciatura, sulla formazione degli insegnanti, sui presidi” e su “alcune questioni nevralgiche per il sistema d’istruzione italiano” come la riforma della scuola secondaria di primo grado e la revisione degli organi collegiali.

Tutto sommato l’alunna Fedeli può essere soddisfatta della pagella assegnatale dal maestro Corlazzoli su una testata, come il Fatto quotidiano, che ai suoi colleghi ministri ha riservato quasi sempre feroci stroncature.