Istruzione tecnico-professionale/2: incontro Fioroni-Errani

Il tema comincia a scottare. E per questo il ministro dell’istruzione Fioroni, e il presidente della Conferenza delle Regioni e province Autonome Vasco Errani, si incontrano in questi giorni. All’incontro partecipa anche Silvia Costa, coordinatore degli assessori regionali all’istruzione.
L’incontro si rende necessario per la complessità delle questioni emerse anche nella seduta di lavoro del 14 febbraio 2007 della IX Commissione della Conferenza delle Regioni.
I nodi problematici riguardano il rapporto tra le norme della legge n. 53/03, della legge finanziaria 2007 e del decreto legge.
Molti i punti che le Regioni vogliono approfondire: quali risorse verranno utilizzate, come verranno erogate; la compatibilità della nuova complessiva articolazione definita dall’articolo 13 del decreto legge con le competenze esclusive attribuite alla Regioni in materia di istruzione e formazione professionale; il rapporto dei poli con quanto previsto dall’articolo 15, comma 15 del decreto legislativo 226/05, e dall’accordo in sede di Conferenza Unificata del 25 novembre 2004. Infine le Regioni fanno osservare che non è definita la tipologia di offerta formativa che sarà garantita dai cosiddetti "Istituti tecnici superiori", non esistendo ad oggi tali entità nei termini di struttura dedicata.
Le Regioni chiedono una garanzia di trasferimento delle risorse per l’attuazione delle competenze regionali dell’istruzione e formazione professionale del secondo ciclo. Il riordino degli attuali istituti professionali non deve comportare, sostengono le Regioni, la sottrazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie che servono ad attuare i percorsi per il conseguimento della qualifica triennale e che sono all’interno del quinquennio come snodo intermedio prima della maturità.
Insomma il cammino per una condivisione, almeno parziale con le Regioni, è lungo. Ecco perché l’incontro con il ministro dell’istruzione assume una rilevanza cruciale.