Incontro senza scontro e senza confronto tra Fioroni e Aprea

La trasmissione di “Radio anch’io” ha ospitato questa mattina due personaggi di rango del mondo scolastico: il ministro della pubblica istruzione uscente, on. Giuseppe Fioroni, e l’ex-sottosegretario all’istruzione, on Valentina Aprea, di Forza Italia.

Non vi è stato scontro tra i due, secondo quella che è diventata, in questa campagna elettorale, una specie di tacita intesa ad evitare toni accesi e posizioni eccessivamente radicalizzate.

Non vi sono stati, però, nemmeno segnali per ipotetiche larghe intese su obiettivi di politica scolastica condivisi.

L’Aprea ha ricordato la stagione di riforme morattiane, interrotte, a suo dire, dall’attuale maggioranza e ha fatto intendere che, in caso di vittoria del Pdl, da quelle si dovrà ripartire.

Fioroni è andato più sulle problematiche scolastiche di maggiore attualità, mettendo in rilievo, tra gli obiettivi raggiunti nei suoi venti mesi di incarico, la sua azione per il superamento dei debiti scolastici, per contrastare l’insuccesso e per valorizzare le eccellenze e il merito.

Ognuno dei due è andato un po’ per la sua strada, senza scontro e senza un reale confronto.

Diversi dirigenti scolastici intervenuti nella trasmissione hanno sottolineato l’urgenza di sostenere la qualità professionale dei docenti.

L’on. Aprea ha colto la palla al balzo per (ri)lanciare la proposta di assunzione diretta degli insegnanti da parte delle scuole: un tema che divide sia il mondo politico che quello sindacale.

Gli studenti intervenuti nella trasmissione sono scesi di più sul concreto, chiedendo più vivibilità nelle scuole e negli ambienti scolastici, molte volte in condizioni di scarsa funzionalità e poca sicurezza.