In arrivo gli assistenti di lingua straniera

Le scuole hanno tempo fino al  il 13 aprile 2022, per richiedere un assistente di lingua straniera, vale a dire un giovane laureato, o studente universitario, con una conoscenza di base della lingua italiana, che viene selezionato nel paese europeo di provenienza per svolgere attività in classe, affiancando il docente di lingua e cultura straniera o di una disciplina non linguistica nel caso di lezioni CLIL per 12 ore settimanali nel corso di un periodo di tempo che può variare da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 8 mesi. 

E’ una possibilità che la Direzione Generale per gli Ordinamenti offre alle scuole nell’ambito del Programma di scambio di assistenti di lingua straniera, promosso dal Ministero dell’Istruzione, in attuazione dei protocolli esecutivi degli Accordi culturali tra l’Italia e Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Spagna, questa offre ad alcune istituzioni scolastiche italiane l’opportunità di accogliere un assistente di lingua straniera (inglese, francese, spagnolo e tedesco) nel corso del prossimo anno scolastico 2022/2023. La richiesta si fa compilando l’apposito modulo disponibile sul sito del MI, alla pagina dedicata http://www.miur.gov.it/web/guest/assistenti-stranieri-in-italia.

Come funziona la procedura? Gli Uffici scolastici regionali devono individuare, entro il 21 marzo 2022, le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado che accoglieranno l’assistente di lingua. Per l’anno scolastico 2022/2023, il contingente di assistenti previsto è pari a 165 unità: 15 arrivano dall’Austria, tre dal Belgio (comunità francofona), 81 dalla Francia, 5 dall’Irlanda, 31 dal Regno Unito, 12 dalla Germania, 18 dalla Spagna. Gli istituti scolastici all’atto di candidatura, devono:

▪ verificare che siano presenti, nell’organico di istituto, almeno 24 ore settimanali di insegnamento curriculare della lingua per la quale si chiede l’assistente. Si fa presente che le ore devono essere distribuite su un minimo di due cattedre (unica eccezione è l’assegnazione condivisa analizzata di seguito) e organizzate in maniera che l’assistente possa collaborare con un massimo di quattro docenti di lingua o di una disciplina non linguistica nel caso di lezioni CLIL.
• assicurare un’adeguata integrazione dell’attività dell’assistente all’interno dell’Istituto, attraverso l’elaborazione di un progetto inserito nel Piano dell’offerta formativa e la designazione di un docente con funzioni di tutor dell’assistente e di coordinatore di tutti i docenti del dipartimento della lingua straniera di riferimento, in considerazione del fatto che l’assistente non è un docente, ma un neolaureato o studente universitario.

Dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni di ammissibilità per gli istituti scolastici candidati, gli Uffici Scolastici dovranno procedere all’individuazione degli Istituti scolastici assegnatari, tenendo conto dei seguenti criteri:

▪ la presenza di collegamenti alla rete di trasporto pubblico;
▪ la prossimità delle scuole richiedenti a sedi universitarie;
▪ la possibilità di offrire servizi aggiuntivi all’assistente (alloggio, mensa, ecc..);
▪ la valorizzazione della lingua straniera nell’offerta formativa d’Istituto attraverso corsi extracurricolari o altre iniziative o progetti relativi alla lingua per la quale si richiede l’assistente (per es.: sperimentazione CLIL, scambi e gemellaggi, partenariati europei…).

Le scuole scelta avranno un impegno da sostenere. Dovranno:

• offrire all’assistente, già prima del suo arrivo, tutte le informazioni e il sostegno necessario per la ricerca di un alloggio e per l’espletamento delle pratiche di carattere amministrativo connesse con la presenza di cittadini stranieri sul territorio nazionale, (comune, prefettura o commissariato di polizia, ASL ecc.), riguardanti l’iscrizione anagrafica e il permesso di soggiorno, quest’ultimo per i cittadini extra UE.;
• assicurare un’adeguata accoglienza nella comunità scolastica e un accompagnamento costante nel percorso di integrazione didattica, curando il suo inserimento nel contesto scolastico e territoriale e fornendo il miglior supporto didattico-pedagogico alla sua attività;
• stipulare, a partire dal 1° ottobre, e comunque non oltre il 31 dicembre, una polizza assicurativa che offra all’assistente, per l’intero periodo di permanenza in Italia, un’adeguata copertura delle spese sanitarie per un costo orientativo dai 400,00 ai 1.000,00 euro a carico della scuola. In alternativa, la scuola potrà assicurare il rimborso, fino ad un massimo di 500,00 Euro, di un’assicurazione valida sul territorio italiano già in possesso dell’assistente (per gli assistenti provenienti da Paesi extra-UE non è possibile avere il visto per l’Italia se non si è già in possesso di assicurazione sanitaria a meno che lo straniero non abbia già diritto all’assistenza sanitaria in Italia in virtù di accordi o convenzioni in vigore con il suo Paese. Potrà ovviamente chiedere rimborso alla scuola fino alla suddetta cifra massima indicata).
• corrispondere all’assistente i servizi aggiuntivi (alloggio, mensa, ecc…), se indicati sul modulo di domanda on-line; rilasciare all’assistente, al termine dell’attività, un attestato con l’indicazione della data d’inizio e fine dell’attività, nonché degli eventuali periodi di assenza non giustificati.
• compilare la scheda di valutazione dell’assistente, sulla piattaforma SIDI, al termine del servizio al fine di favorire il monitoraggio del Programma.

Le attività dell’assistente dovranno svolgersi rigorosamente in compresenza col docente italiano della rispettiva lingua straniera, o di una disciplina non linguistica nel caso di lezioni CLIL. 

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