Il Piemonte impugna il regolamento del primo ciclo

La giunta regionale del Piemonte ha deciso di impugnare il regolamento di riordino del primo ciclo di istruzione (dpr 89/2009) davanti alla Corte costituzionale.

Il ricorso è stato depositato presso la Corte l’11 settembre scorso ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 novembre.

Sono oggetto di impugnativa, con richiesta alla Corte di dichiararne l’illegittimità costituzionale, alcuni commi del regolamento riferiti alla istituzione di nuove scuole statali dell’infanzia e del primo ciclo.

Il regolamento prevede che l’istituzione di nuove scuole o sezioni avvenga d’intesa con i Comuni. Per la regione Piemonte questo, però, non è sufficiente.

La rete scolastica, secondo il Titolo V della costituzione, è prerogativa delle Regioni, come, peraltro, ribadito dalla sentenza n. 200/2009 della Corte costituzionale.

Poiché, secondo la regione Piemonte, la rete scolastica è relativa sia al dimensionamento delle istituzioni scolastiche sia alla istituzione di nuove scuole, l’intera materia (istituzione di scuole compresa) costituisce legislazione concorrente tra Stato e Regioni.

Se il ricorso della regione Piemonte sarà accolto, verrà affermato un ulteriore principio che individua un nuovo campo di competenza regionale: le istituzioni di singoli plessi scolastici.

Il ricorso si conclude con la forma di rito: Alla luce di quanto sopra esposto si chiede che la Corte costituzionale dichiari che il d.P.R. n. 89/2009 – artt. 2, commi 4 e 6 e art. 3, comma 1 – é lesivo delle attribuzioni regionali per contrasto con gli articoli 117, 118 Cost., e per l’effetto lo annulli.