Il Pd chiede a Tremonti ulteriori passi sulla scuola

Il commento dell’ex ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni sull’apertura del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sulla scuola non è l’unico nel Partito Democratico. In particolare, la responsabile Scuola della segreteria del Pd Francesca Puglisi ha affermato: “La marcia indietro di Tremonti sugli scatti di anzianità gli insegnanti è solo il primo passo: ne aspettiamo altri“.

La Puglisi ha continuato: “Finalmente, comunque, il ministro ammette che sì, la sua manovra è iniqua e cade sulle spalle dei professori oltremisura rispetto a qualsiasi altra categoria di lavoratori del Paese. Come ha denunciato il Partito democratico, con gli emendamenti depositati, il blocco degli scatti di anzianità non sarebbe più recuperato dai lavoratori della scuola. Ma nella manovra di Tremonti e nel taglio triennale di risorse umane e finanziarie che sta mettendo la scuola pubblica in ginocchio c’è molto di più – ha sottolineato la Puglisi –: c’è il disegno di un Paese diviso tra ricchi e poveri, meno libero, meno competitivo perché più ignorante. Per questo il Partito democratico è impegnato nelle Istituzioni e nel Paese insieme a tutte le forze civili e sociali a contrastare chi taglia il futuro ai nostri figli“.

Anche il il senatore del Pd Paolo Giaretta, relatore di minoranza della manovra ha dichiarato che “il governo dovrebbe avere più convinzione sul fatto che la scuola è una risorsa strategica per il futuro. Possibile che in Germania ci si creda e in Italia no?“.

Giaretta ha aggiunto che “è inaccettabile, ad esempio, che risorse che erano state finalizzate alla valorizzazione del merito del personale della scuola con provvedimenti precedenti vengano, oggi, con la manovra destinate a ripianare i debiti e le spese ordinarie. In questo modo, si toglie ogni incentivo agli insegnanti, doppiamente penalizzati con il blocco degli scatti di anzianità e con la perdita delle politiche di incentivazione basate sul merito. Il Partito democratico – ha continuato il senatore democratico – ha posto sin dall’inizio la questione. Il ministro Tremonti sembra aver dato un’apertura nell’incontro con le organizzazioni sindacali riconoscendo il fondamento delle critiche avanzate dal Pd e dai lavoratori delle scuole. Bisogna però far seguire alle parole i fatti restituendo agli insegnanti il maltolto“.