Il Comune che spende di più per i bambini? Bagaladì

Il Comune che in proporzione spende di più per i bambini? E’ vicino Reggio Calabria, si chiama Bagaladì. E quello che investe maggiormente per lo smaltimento dei rifiuti? E’ sempre nella stessa provincia, si chiama Fiumara: una piccola rivincita del Sud sul Nord. Vajont, il piccolo paese divenuto tristemente noto il 9 ottobre del ’63, è il comune che più di ogni altro crede nella cultura come investimento, con oltre 790 euro spesi per abitante.

E’ quanto emerge dal secondo rapporto sullo stato delle autonomie locali che analizza la destinazione delle risorse che gli 8 mila municipi italiani investono per i cittadini. A spendere di più per l’infanzia, fra i piccoli comuni, è, appunto, Bagaladì, con oltre 1500 euro a cittadino sotto i 14 anni. Tra le grandi città è Trieste (770 euro a bambino), seguita da gran parte dai capoluoghi del Nord, tra cui Milano (616 euro). Il paese con il maggior numero di piccoli è invece Giugliano, in provincia di Napoli, con l’11,4% di under 14 rispetto al totale della popolazione. Segue Crotone con 7 bambini su 100 abitanti.

Tra i capoluoghi il primato va a Cremona e alle città d’arte emiliane e lombarde (tra 82-98 euro), mentre nel Centro-Sud si segnalano Cosenza (61 euro) e Ascoli Piceno (58 euro). In tema d’istruzione al primo posto dei piccoli comuni sotto i 5 mila abitanti troviamo San Benedetto in Perillis (L’Aquila), con una spesa per alunno pari a 8.474 euro, mentre tra i capoluoghi si segnalano Brescia e le grandi città emiliane. Milano domina la classifica metropolitana (2.313 euro), seguita da Bologna e Torino.