I numeri della scuola che cambia da settembre

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 23 gennaio 2004, il primo decreto attuativo della riforma targata Casa delle libertà, è ormai imminente. E anche la relativa circolare applicativa sta per essere emanata da viale Trastevere. Quasi metà del sistema scolastico nazionale sarà coinvolto: cinque milioni di alunni, in cinquantamila sedi scolastiche, mentre quasi trecentomila docenti vestiranno i nuovi panni di “tutor”.
Il decreto riguarderà infatti tutte le scuole statali e paritarie del settore dell’infanzia, della ex-scuola elementare (ora denominata primaria) per tutte e cinque le classi, e per il primo anno di corso della ex-scuola media (ora secondaria di I grado).
Vediamo più in dettaglio il perimetro di scuola che sarà toccato dalla riforma sin da settembre.
Gli alunni (e le relative famiglie) coinvolti saranno poco meno di 5 milioni, di cui più di 2,7 milioni nella scuola primaria e poco meno di 1,6 milioni nella scuola dell’infanzia.
I plessi scolastici e le scuole saranno più di 50 mila, di cui quasi la metà del settore dell’infanzia.
Dal numero delle classi di scuola primaria e di scuola secondaria di I grado si può ricavare anche il numero dei docenti tutor (uno per classe) per la cui funzione, innovativa ma ancora non chiara nei contorni, è tuttora aperta la discussione. Saranno più di 148 mila i tutor nella scuola primaria e oltre 28 mila nella secondaria di I grado.
Considerato che nella scuola dell’infanzia statale entrambi i docenti di ciascuna sezione sono considerati tutor, saranno quasi 83 mila gli incaricati della funzione tutoriale nelle scuole statali e circa 25 mila quelli delle scuole non statali.
Tirando le somme, in tutte le scuole interessate dalla riforma saranno quindi complessivamente circa 284 mila i docenti incaricati della funzione tutoriale.