Greco: ‘Ecco il nuovo regolamento amministrativo-contabile’

Intervista a Jacopo Greco, Direttore Generale della Direzione per le Risorse Umane e Finanziarie del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR)

Il regolamento amministrativo contabile non è un annuncio perché offre una serie di proposte raccordate che hanno l’obiettivo di favorire il successo formativo di ragazze e ragazzi nella consapevolezza che una corretta ed efficace gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche determina risultati positivi in ambito scolastico e istituzionale. La scarsa efficacia della gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche ha molte cause diverse e certamente non basta un solo strumento per superarle. Il nuovo regolamento ponendo “le basi per la concretizzazione di un percorso di evoluzione del modello amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche” impone al Miur di accelerare sui provvedimenti e interpretazioni del complesso quadro normativo per allontanare il rischio di un lungo periodo di attesa degli effetti delle norme modificate. È necessario per cogliere le innovazioni e per favorire un quadro di sviluppo delle conseguenze derivanti dalle norme adottate un grosso sforzo anche di coloro che a diverso titolo e ruolo operano e agiscono nella scuola e per la scuola. Nel numero di novembre di Tuttoscuola abbiamo intervistato il direttore generale Jacopo Greco, autorevole fonte d’informazioni sullo “stato dell’arte” del sistema di gestione amministrativa.

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Cosa cambia con il nuovo Regolamento amministrativo – contabile? Quali le principali novità?
«Con il nuovo Regolamento, il MIUR, oltreché provvedere al necessario adeguamento rispetto alle novità legislative, pone le basi per la concretizzazione di un percorso di evoluzione del modello amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche.

Tale percorso mira alla definizione e alla graduale implementazione di un sistema complessivo che consenta:

  • alle istituzioni scolastiche di lavorare in modo standardizzato e semplificato, efficace ed efficiente, con conseguente miglioramento dei servizi e potenziale riduzione dei carichi di lavoro delle segreterie scolastiche;
  • all’Amministrazione di disporre in modo strutturato e continuo di informazioni in grado di:
  • orientare le politiche finanziarie in funzione dei reali fabbisogni delle istituzioni scolastiche;
  • monitorare l’andamento complessivo e supportare le performance gestionali delle scuole;
  • configurare scenari alternativi di utilizzo delle risorse e porre in essere azioni di ottimizzazione della spesa.

In particolare, il nuovo Regolamento contiene disposizioni volte a soddisfare i fabbisogni operativi delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:

  • incremento dell’autonomia contabile e semplificazione degli adempimenti amministrativi e contabili;
  • digitalizzazione dei processi e dematerializzazione degli atti;
  • potenziamento dei meccanismi di trasparenza e controllo».

Come mai si è giunti a introdurre detti cambiamenti? Che origine hanno? Chi li ha proposti?
«La revisione del Regolamento amministrativo – contabile delle istituzioni scolastiche, di cui al Decreto Interministeriale n. 44/2001, scaturisce da un cammino, durato diversi anni e caratterizzato da approfondimenti tecnici e da un confronto costante con il mondo della scuola e con il Ministero dell’Economia, al fine di aggiornare il testo normativo e renderlo funzionale alle esigenze operative quotidiane di coloro che operano nella contabilità scolastica.
In merito ai soggetti coinvolti e alle modalità di consultazione degli stessi, si rappresenta che il processo di revisione è stato condotto attraverso un significativo coinvolgimento delle diverse componenti del sistema d’Istruzione ed in particolare delle istituzioni scolastiche e quindi dei Dirigenti Scolastici (DS) e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), delle organizzazioni sindacali e del Consiglio Superiore delle Pubblica Istruzione (CSPI)».

I cambiamenti introdotti sono a suo avviso sostanziali o investono principalmente gli aspetti formali?
«I cambiamenti introdotti riguardano sia aspetti formali, sia aspetti sostanziali. In merito ai primi, sono state recepite le novità normative succedutesi negli anni, soprattutto con riferimento a tematiche relative agli acquisti (es. Codice dei Contratti Pubblici, strumenti di acquisizione e di negoziazione centralizzati), alla contabilità e alla gestione di incassi e pagamenti (es. OIL, fattura elettronica), alla gestione dei processi di controllo (es. adeguamenti rispetto alla composizione del collegio dei Revisori dei conti). Le novità riguardano chiaramente e soprattutto aspetti sostanziali, quali, ad esempio:

  • la previsione di chiari meccanismi di erogazione dei finanziamenti per il funzionamento delle scuole;
  • l’allineamento della soglia per procedere agli affidamenti diretti con quanto previsto dal D.Lgs. 50/2016 (fermo restando l’obbligo di previa deliberazione del Consiglio di Istituto per affidamenti di importo superiore a 10.000 euro);
  • la previsione di specifici servizi a supporto delle Scuole quali ad esempio la messa a disposizione di schemi standard per la realizzazione di specifiche procedure (es. convenzione di cassa, servizi assicurativi);
  • l’introduzione della verifica da parte del Consiglio d’Istituto, rispetto alle previsioni del piano triennale dell’offerta formativa (PTOF), degli acquisti sopra soglia determinati dal DS;
  • la previsione della possibilità, da parte dei revisori dei conti, di espletare i controlli di regolarità contabile a distanza, tramite l’utilizzo di strumenti informatici;
  • la qualificazione dei meccanismi di armonizzazione degli specifici sistemi contabili con quello della Scuola;
  • l’adeguamento alle specificità delle “gestioni separate” della disciplina in materia di servizi di cassa, tesoreria unica e gestione degli inventari;
  • la regolamentazione dei convitti ed educandati con scuole annesse».

 

Come incideranno sulla complessiva gestione delle istituzioni scolastiche? Quali gli effetti benefici? Quali i possibili rischi?

«Non si ravvisano rischi ovvero particolari elementi di criticità legati all’adozione del nuovo Regolamento se non quelli legati ai seguenti fattori:

  • definizione, coerenza e aggiornamento dei provvedimenti attuativi, quali le linee guida;
  • eventuali ripetute e frammentarie sopravvenienze normative successive all’adozione del Regolamento, che potrebbero incidere sugli aspetti disciplinati dal Regolamento stesso;
  • difficoltà legate al ricorso generalizzato ai mezzi elettronici di comunicazione e informazione.

Ne derivano, invece, benefici in termini di maggiore razionalizzazione delle norme amministrativo-contabili, con conseguenti effetti positivi sul sistema scolastico. Per esempio, sono state armonizzate le prescrizioni contenute nella normativa primaria in materia di responsabilità gestorie nelle istituzioni scolastiche, rispondendo all’esigenza di una migliore organicità espositiva del testo del Regolamento.

Tale maggiore razionalizzazione riguarda anche le possibili fonti di finanziamento. Infatti, fatti salvi i finanziamenti vincolati a specifiche destinazioni, spetta alle istituzioni scolastiche provvedere all’autonoma allocazione delle risorse finanziarie di cui sopra, nel rispetto dei compiti istituzionali e del PTOF.

Tali benefici potranno determinare impatti positivi sul sistema d’istruzione nel suo complesso, in termini di maggiore efficienza delle istituzioni scolastiche nella gestione della “cosa pubblica”.

In specie, i principali benefici dell’intervento sono, a titolo esemplificativo:

  • omogeneizzazione della disciplina degli inventari delle istituzioni scolastiche, derivante dall’adozione di disposizioni organiche, anche in recepimento delle prassi operative precedentemente adottate dal MIUR
  • incremento dell’autonomia contabile e semplificazione degli adempimenti amministrativi e contabili mediante:

Le modifiche introdotte dispiegheranno i loro effetti non solo a favore degli istituti scolastici ma anche dei soggetti privati con cui questi interagiscono, ovvero le aziende e le famiglie.

Il nuovo Regolamento rappresenta soltanto un primo passo in avanti, seppur molto significativo, verso la semplificazione amministrativa che deve essere accompagnato da interventi mirati in sede di attuazione e da un complesso di nuove e specifiche misure, eventualmente anche di carattere legislativo, volte a snellire e standardizzare le procedure in un rinnovato  e fondamentale rapporto di fiducia tra scuole e Ministero.

Il Ministro Marco Bussetti, che è uomo “di scuola”, ha sostenuto l’emanazione del nuovo regolamento ed è molto sensibile su questi temi, tanto è vero che, sin dai primi giorni del suo insediamento, sono allo studio delle azioni da intraprendere per la semplificazione amministrativo/contabile delle istituzioni scolastiche nell’ambito di una nuova idea di Ministero al servizio delle istituzioni scolastiche».

Quali iniziative pensa di mettere in campo perché le novità introdotte promuovano e concretizzino un reale cambiamento?

«Come Ministero abbiamo attivato un percorso di accompagnamento per supportare le istituzioni scolastiche nella corretta attuazione del nuovo Regolamento, attraverso interventi informativi, formativi e di assistenza e consulenza alle scuole. Si fa riferimento in particolar modo al progetto di aggiornamento professionale “Io Conto”, rivolto a tutti i circa i circa 16.000 DS e DSGA delle scuole italiane, al servizio di assistenza e consulenza su tematiche amministrativo contabili denominato “Help Desk Amministrativo Contabile” (HDAC), all’intervento di semplificazione delle procedure di acquisto nelle scuole tramite la messa disposizione di apposite istruzioni operative sull’applicazione del Codice dei Contratti Pubblici, nonché di schemi di atti di gara standard per l’espletamento delle procedure di affidamento più complesse; inoltre è stata avviata la progettazione e l’implementazione del nuovo applicativo gestionale per la tenuta della contabilità che il Ministero fornirà alle istituzioni scolastiche. Oltre alle suddette progettualità si prevede di attivare ulteriori interventi, come, ad esempio, l’estensione del progetto “Io Conto” anche agli assistenti amministrativi e l’erogazione di specifica formazione rivolta ai Revisori dei conti».

Quanto tempo pensa sarà necessario affinché queste novità abbiano pieno diritto di cittadinanza nei comportamenti professionali del personale della scuola?

«Ci auguriamo che le disposizioni presenti nel nuovo Regolamento possa essere pienamente efficaci nel più breve tempo possibile; in tal senso, come già specificato, lo sforzo del Ministero e della Direzione di cui sono responsabile è massimo e il lavoro preparatorio posto in essere negli ultimi mesi sarà messo a disposizione delle Istituzioni Scolastiche in concomitanza con la pubblicazione del Regolamento. Faccio riferimento alle istruzioni operative per l’applicazione nelle scuole del Codice dei Contratti Pubblici, alla nuova convenzione di cassa ed ai relativi materiali per l’approvvigionamento del servizio, alla piena realizzazione del progetto Io Conto nonché all’estensione ed al rafforzamento del servizio HDAC. Rispetto al progetto “Io Conto”, che è appunto incentrato sulle principali novità introdotte dal nuovo Regolamento, questo è stato già avviato nei primi mesi del 2018 con la formazione, a livello centrale, di circa 300 DS e DSGA; questi ultimi si occuperanno di erogare la formazione sul territorio ai colleghi DS e DSGA delle scuole italiane; si prevede di terminare il progetto formativo entro la prima metà del 2019.  Il servizio HDAC, avviato da circa un anno in via sperimentale per le scuole della regione Toscana, è stato esteso gradualmente all’Abruzzo, Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Umbria e Veneto; l’obiettivo finale è di estendere il servizio a tutte le scuole delle rimanenti regioni entro il 31 dicembre 2018».

È previsto il monitoraggio del processo attuativo del regolamento? Quali le forme e le modalità di realizzazione?

«Un percorso di cambiamento così sfidante e complesso non può non essere monitorato in tutti i suoi aspetti. Con specifico riferimento all’attuazione del nuovo Regolamento, è in fase di definizione un apposito modello per il monitoraggio e la valutazione della corretta applicazione delle disposizioni in esso contenute. Tale modello consentirà di attuare un presidio sistematico di tutti gli interventi previsti, in termini di rilevazione dello stato di avanzamento dei procedimenti attuativi, tempestiva individuazione e analisi delle criticità, definizione e realizzazione delle azioni correttive e migliorative».

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