I grandi doni della famiglia dei salesiani

Di Agata Gueli
“Chiamata all’amore con speranza”, a cura di Don Giuseppe Costa, è la raccolta delle diverse strenne salesiane che nel corso del suo mandato sono state scritte da Sua Eminenza il Cardinale Angel Fernandez Artime, dal 2014 Rettore Maggiore mondiale dell’ordine dei salesiani. Alla presentazione, tenutasi a fine febbraio a Roma, sono intervenuti autorevoli esponenti del mondo accademico e del giornalismo: Valentina AlazraKi, giornalista vaticanista, Roberto Cipriani, docente emerito di sociologia presso RomaTre, Arianna Rotondo Docente di storia del cristianesimo presso l’Università di Catania, Marco Girardo, Direttore Dell’ Avvenire. Ha moderato l’interessante presentazione Luca Caruso giornalista e addetto stampa della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI.

Ad introdurre i lavori Padre Costa, SDB, Co-portavoce della Congregazione Salesiana che ha appunto curato la raccolta delle strenne che ogni anno il Rettore Maggiore in carica indirizza ai membri della Famiglia Salesiana. Scrive infatti don Costa nella breve prefazione: “Le strenne rappresentano un invito a scegliere un itinerario progettuale annuale sempre diverso”. Le strenne sono anche precedute da tre scritti introduttivi a cura della sociologa Cecilia Costa, del teologo Massimo Naro e del   giornalista Enzo Romeo. Si tratta di un ulteriore regalo fatto ai tanti lettori. Le strenne che nel corso del mandato del Cardinale sono state diffuse sono accompagnate anche da video in cui il Rettore Maggiore spiega il contenuto dell’anno sotto forma di dialogo o intervista. Una sorta di docufilm che attraverso la grande rete digitale entra facilmente in tutte le case salesiane. Le strenne hanno sempre come ispirazione il magistero del Papa, riferimenti espliciti alle sue encicliche, alle sue esortazioni apostoliche. La sua nomina, così come lo stesso Cardinale riferisce, va considerata come un dono fatto dal Papa a tutti i figli e le figlie di don Bosco. Il fine ultimo delle strenne è proprio quello di creare armonia nella comunità ecclesiale, in un ‘epoca di grandi cambiamenti che trasformano velocemente il modo di vivere, di relazionarsi di comunicare e di comprendere il fine ultimo del nostro esistere. Antidoto efficace non può che essere l’amore che riecheggia in tutte le strenne di Padre Artime raccolte proprio nel libro: ascolto, centralità delle relazioni, dimensione comunitaria, interiorizzazione e approfondimento della parola dello spirito. Il Cardinale insiste soprattutto sul tema della santità. La proposta della santità è rivolta ad ogni cristiano, la santità è una prerogativa di tutti e di ciascuno. Lo stesso Papa Francesco ci avverte che la santità deve essere vissuta con i piedi ben piantati a terra.

“Leggere l’oggi per preparare il domani”

Le riflessioni del Rettor maggiore così come ha ben evidenziato Cecilia Costa, nel suo intervento, possono: “garantire un modo nuovo, quanto antico, di incontro con le realtà emergenti. In esse c’è la vocazione, ereditata da don Bosco, a leggere l’oggi per preparare il domani”. È indubbia la crisi dell’atto educativo a fronte di un’enfasi sulle tecnologie e sui social, ma anche una delegittimazione dei sistemi istituzionali. Il linguaggio digitale ormai pervasivo, si riflette sul mondo degli adolescenti e sul loro universo simbolico. In questo scenario la proposta editoriale degli scritti del Cardinale Artime svolge un ruolo importante, vista la peculiare tradizione educativo – pedagogica del sistema salesiano. Scrive il Rettore maggiore che il mondo dei giovani è un mondo di possibilità e per conoscere questo mondo, è necessario valutare ciò che essi amano e valorizzano. Ma per fare ciò è necessario ascoltarli, accompagnarli, dialogare con loro, parlare con loro. Ascolto, dialogo, accompagnamento sono temi ricorrenti in tutte le strenne. È indispensabile adottare dei codici relazionali che possano potere esprimere prossimità, amicizia, accoglienza, amorevolezza, e l’ordine salesiano questi codici li adotta da sempre. Dovunque ci sia una presenza salesiana, scrive il Rettor maggiore, l’obiettivo primario rimane la crescita integrale dei giovani. Buon lavoro al Cardinale, già Rettore, da ora in poi, i suoi preziosi doni saranno non più patrimonio esclusivo della famiglia salesiana, ,ma dell’intera comunità cristiana.

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