Graduatoria concorso DS: preferenze poco trasparenti?

“TENUTO CONTO che, all’esito del concorso, i candidati sono collocati in una graduatoria generale nazionale per merito e titoli, sulla base del punteggio di cui all’articolo 10, comma 7 del Bando e che, a parità di punteggio complessivo, si applicano le preferenze di cui all’articolo 5, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487;A parità di punteggio si applicano le preferenze…”. Si tratta di una affermazione importante del DM di approvazione della graduatoria generale del concorso DS, ma purtroppo non dimostrata.

Nella graduatoria del concorso DS, sia finale che definitiva, non viene infatti mai precisato, per i pari merito con punteggio uguale, per quale condizione sia stata predisposta la precedenza tra i candidati.

Eppure di raggruppamenti di candidati concorso DS con punteggio uguale ce ne sono parecchi: sono esattamente 262. Si tratta di gruppi di pari merito con composizione che vanno da un minimo di due candidati con uguale punteggio fino a gruppi di ventiquattro con gli stessi punti.

Possibile che anche nei raggruppamenti più numerosi si sia sempre applicata la preferenza prevista dalla legge? Come? da chi?

Non c’è nemmeno l’applicazione d’ufficio dei candidati graduati secondo la maggiore età.

Se i punteggi delle prove e dei titoli sono dati oggettivi che hanno soltanto bisogno di essere sommati tra di loro, anche se provenienti dalle 38 commissioni esaminatrici, invece chi ha proceduto alla individuazione delle specifiche condizioni di preferenza nella graduatoria generale che comprende candidati provenienti da commissioni diverse? Il sistema in automatico? Il Miur?

Ma se la preferenza è stata applicata, per quale ragione non è stata evidenziata?

Non è soltanto una questione di trasparenza (che resta comunque un valore), ma è anche un fatto di opportunità, in quanto certamente saranno molti i candidati che chiederanno l’accesso agli atti o, addirittura, avvieranno ricorsi per cercare di strappare qualche posizione di graduatoria più vantaggiosa.

Una posizione più avanzata infatti può voler dire una sede più comoda.

Per chi è a cavallo della quota dei vincitori può addirittura rappresentare una carta vincente.

Ad esempio, intorno alla posizione di graduatoria n. 1984 (un po’ sopra o un po’ sotto), che rappresenta l’ultimo posto utile per entrare in ruolo subito, ci sono 17 candidati tutti con 165,25 punti. Sono già stati graduati secondo preferenza? 

Allo stesso modo intorno alla posizione 2900 (un po’ sopra o un po’ sotto), che rappresenta l’ultimo posto utile per vincere questo concorso, ci sono 24 candidati tutti con 154 punti. Sono già stati graduati secondo preferenza?