Gli orari veri della nuova scuola

I diversi comunicati stampa rilasciati a Palazzo Chigi o pubblicati sul sito Miur in occasione dell’approvazione dello schema di decreto legislativo per il 1° ciclo di istruzione hanno generato dubbi sugli orari di lezione. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Scuola dell’infanzia. Attualmente l’orario tipo è di 40 ore settimanali, con possibilità per le famiglie di chiedere il solo orario antimeridiano per complessive 24 ore settimanali.
Lo schema di decreto prevede un orario che può andare da un minimo di 25 ad un massimo di 48,5 ore settimanali. Saranno possibili orari diversi da scuola a scuola: decide l’istituzione scolastica sulla base del Pof di istituto e delle richieste delle famiglie.
Scuola primaria. Attualmente vi sono due modelli di tempo scuola: quello dei moduli e quello del tempo pieno. Le classi organizzate a modulo prevedono un orario obbligatorio per gli alunni di 27 ore elevabili fino a 30 in presenza della lingua straniera, a cui si aggiunge un ulteriore orario facoltativo per la mensa in caso di uno o più rientri pomeridiani. Lo schema di decreto prevede 27 ore settimanali obbligatorie per gli alunni e altre 3 facoltative (ma obbligatorie per la scuola che le deve pertanto organizzare) per un totale di 30 ore (27+3) a cui si aggiunge l’eventuale tempo mensa. Le classi a tempo pieno hanno attualmente un orario, tutto compreso, di 40 ore settimanali.
Lo schema di decreto abroga questo modello che può tuttavia rivivere sommando l’orario obbligatorio di 27 ore a quello facoltativo di 3 e all’altro per la mensa quotidiana (tempo non quantificato) che (con 1,5/2 ore di mensa) potrebbe ragionevolmente andare da 37,5 ore a 40 ore.
Scuola secondaria di I grado. L’orario tipo attuale è di 30 ore settimanali. Con il modello di tempo prolungato l’orario può arrivare fino a 35-37 ore.
Lo schema di decreto prevede 27 ore obbligatorie per gli alunni più 6 facoltative (obbligatorie per le scuole che sono tenute pertanto a organizzarle. A queste ore si può aggiungere il tempo mensa per un totale complessivo che può raggiungere e superare le 40 settimanali.