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Formazione in servizio per docenti non specializzati? Vade retro!

La legge di bilancio 2021 ha destinato un finanziamento di 10 milioni di euro specificamente finalizzato alla realizzazione di interventi di formazione obbligatoria del personale docente privo di specializzazione che sarà impegnato nelle classi con alunni con disabilità.

Ma è bastato il semplice annuncio di un prossimo decreto ministeriale volto a dare esecuzione alla norma per scatenare un’opposizione pressoché frontale dei sindacati, vecchi (Flc Cgil e Gilda in prima fila) e nuovi (come Anief). L’ipotesi presentata dal Ministero prevede l’obbligo di formazione di tutti i docenti interessati attraverso un modulo formativo di 25 ore (17 in presenza e/o a distanza e 8 per sperimentazione, approfondimento, progettazione), erogato attraverso le scuole polo per la formazione, che non prevede l’esonero dal servizio.

Giammai. La Flc Cgil in una nota ha espresso “apprezzamento” per l’investimento dei 10 milioni, ma ha anche chiesto di “sospendere l’emanazione del decreto o, in subordine, di rivedere il principio dell’obbligatorietà, la quantificazione delle ore, il divieto di esonero dal servizio, riportando le materie nell’ambito contrattuale”.

Altrettanto esplicita l’Anief: “Non possiamo che stigmatizzare il comportamento del legislatore e dell’amministrazione che, in spregio alle norme generali, di legge e di contratto, introducono surrettiziamente l’obbligo di formazione e il suo svolgimento fuori dall’orario di servizio.

Il rischio è che non se ne faccia nulla e/o che la formazione sia bloccata con la copertura dei sindacati, e che in definitiva, come in passato, migliaia di docenti non specializzati entrino in classe senza alcuna preparazione. È accettabile che l’esecuzione di una legge (come è la legge di bilancio 2021) che fa riferimento a un’altra legge (la 107/2015, che al comma 124 definisce la formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale”), possa essere bloccata con motivazioni di carattere sindacale? E chi pensa agli alunni con disabilità?

Ci auguriamo che il Ministero non faccia passi indietro sulla formazione obbligatoria in servizio almeno di questo personale, e senza esonero. Sarebbe ragionevole invece prevedere che le 25 ore di formazione siano considerate come un credito, da utilizzare quando i docenti interessati si iscriveranno ai corsi di specializzazione. 

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