Finanziaria/2. Duro commento della Cisl scuola

Attaccare lo stato sociale nei suoi nuclei vitali è suicidio sociale prima che politico. La Finanziaria proposta dal Governo lo fa con la scuola, colpendola nei suoi punti nevralgici: ‘taglia’ il personale e la priva di risorse finanziarie indispensabili per il suo funzionamento“.
Tra i commenti rilasciati a caldo dai sindacati della scuola, il più sollecito, e anche il più critico, è stato quello del segretario generale della Cisl Scuola Francesco Scrima, comparso sul sito del sindacato il 29 settembre alle 12.13, poche ore dopo la conclusione del Consiglio dei ministri che ha varato la Finanziaria 2008.
Il sindacalista protesta, in particolare, per gli ulteriori tagli di organico, che ammonterebbero a 11.000 posti, e per la “ingiustificata e intollerabile scelta di non stanziare le risorse per il prossimo contratto 2008-2009“.
Qui non si chiedono sacrifici alla scuola“, è l’amara considerazione di Scrima, “ma si sacrifica la scuola pubblica e si avvia il Paese ad un futuro di recessione ed esclusione sociale” poiché non si interviene sugli sperperi, ma “sui luoghi che producono risorse vitali per il Paese: le conoscenze e la loro trasmissione, l’educazione, il sostegno all’inclusione e alla coesione sociale“.
Perciò, visto che il Governo (Ministeri dell’Economia e della Pubblica Istruzione) ha appena pubblicato il ‘Quaderno Bianco sulla Scuola’, anticipa il sindacalista, “noi cominceremo a scrivere il ‘Quaderno Nero’ dell’incoerenza e della irresponsabilità della politica“. Da notare quest’ultima espressione, che sembra richiamare le posizioni più radicalmente critiche nei confronti della politica in generale.