Finanziamenti alle scuole – l’ANP critica anche la quota perequativa

L’Associazione nazionale presidi, attraverso il suo presidente Giorgio Rembado, ritorna sul problema dei finanziamenti alle scuole (www.anp.it) anche con valutazioni critiche su taluni aspetti delle decisioni ministeriali emanate.

Tra l’altro, l’Anp critica la quota di perequazione (troppo discrezionale e poco trasparente)con la quale il ministero si riserva interventi integrativi.

La quota trattenuta a livello di sistema (asseritamente pari al 20% del totale) in vista di eventuali necessità di copertura per sforamenti – osserva l’Anp – è del tutto estranea alla logica del budget, in quanto le scuole non sono messe in condizione di conoscere se ed in quale misura potranno attingervi. Essa rappresenta un prolungamento della pratica del “piè di lista”, che – soprattutto in una condizione di grave sottostima del fabbisogno – risulta ulteriormente inaccettabile, in quanto non consente alcuna programmazione della spesa ed inoltre è aleatoria, discrezionale e non trasparente

Altri elementi di valutazione negativa sono contenuti nella nota di Rembado, tra cui “resta inoltre la gravissima anomalia rappresentata dal fatto che sul cosiddetto budget assegnato alle scuole continuano a gravare spese per supplenze del tutto improprie, quali quelle per indennità di maternità, che rappresentano spesa sociale e non scelte di gestione.”.