Federalismo fiscale: per l’istruzione (forse) un errore di valutazione

La settimana scorsa la Camera ha votato la legge delega sul federalismo fiscale. Il testo torna al Senato per la conferma definitiva. Il comma 3 dell’art. 8 specifica che tra le spese riconducibili al vincolo dell’articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione “sono comprese quelle per la sanità, per l’assistenza e, per quanto riguarda l’istruzione, le spese per lo svolgimento delle funzioni amministrative attribuite alle regioni dalle norme vigenti“.

Il predetto comma si limita a prevedere un principio già presente nella legislazione di trasferimento di funzioni amministrative (legge 59/97 e d.lgs 112/98), ribadendo la correlazione tra trasferimento di funzioni e attribuzione di risorse.

Il terzo comma nulla dice circa il settore dell’istruzione e formazione professionale, attribuito alla competenza legislativa esclusiva delle Regioni, che si colloca all’interno del sistema nazionale di istruzione e di formazione, sia per l’esercizio del diritto d’istruzione, sia per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, di cui all’art. 117, come previsto dall’art. 27, comma 2 del d.lgs 226/2005.

L’emendamento, prima presentato e poi ritirato, De Torre-De Pasquale volto a sostituire le parole nel testo approvato al Senato “diritto allo studio” con “diritto all’istruzione e alla formazione”, teneva correttamente conto del fatto che la prestazione pubblica connessa all’esercizio di un diritto (allo studio) viene erogata sia dal settore scolastico sia dal settore dell’istruzione e formazione professionale.

La modifica avrebbe consentito di rafforzare la prospettiva di estensione di finanziamento anche all’istruzione e alla formazione professionale, garantendone in primo luogo l’unitarietà su tutto il territorio nazionale ed assicurando nel contempo a tutte le Regioni, anche a quelle del Sud, la possibilità di finanziamento del modello organizzativo del sistema d’istruzione prefigurato nell’Intesa definita in questi giorni tra il MIUR e la Regione Lombardia.