Federalismo: alla ricerca di un’intesa forte

L’incontro di Caserta dell’11 e 12 gennaio, convocato da Prodi per fare il punto sull’attività dell’esecutivo, è stata anche l’occasione per capire il livello d’impegno del Governo nella promozione dei processi di riformismo concreto anche nel campo dell’istruzione, che la legge Costituzionale n. 3/2001 ha introdotto nella Costituzione.
Non mancano le difficoltà per trasformare le innovazioni istituzionali in un progetto politico capace – come sottolinea su “Il Sole-24ore” il ministro per gli affari regionali Lanzillotta – di “attuare il Titolo V nella sua integrità…” Si può rendere l’amministrazione più efficiente, più vicina ai cittadini e più controllabile, solo dando concretezza al “…rafforzamento del potere legislativo delle regioni, (alla) ridefinizione delle competenze amministrative tra Comuni, province e Regioni con il codice delle autonomie… (alla) valorizzazione del pluralismo ed infine (al) pluralismo fiscale…”.
Sul terreno dell’attuazione del Titolo V – ha sottolineato la Lanzillotta in un recente intervento in Parlamento – l’obiettivo è semplificare le situazioni, razionalizzare le competenze in modo che ogni livello si occupi chiaramente di una cosa e non di altre. Se viceversa l’attenzione su questi temi cade – continua il ministro – questo “produrrà un ulteriore senso di sfiducia anche verso le istituzioni più prossime al territorio finora percepite come amiche“.