Falchi in ritirata. Un intenso programma di incontri governo-sindacati

A partire da martedì 3 giugno saranno avviati quattro tavoli di lavoro misti governo-sindacati (compresa la Gilda e l’ANP, anche se non firmatarie del contratto). Gli esiti degli incontri non potranno non intrecciarsi con il confronto che si svilupperà nei prossimi mesi nelle sedi politiche e istituzionali (le Commissioni parlamentari), dato che si parlerà anche dei contenuti dei decreti legislativi di attuazione della riforma, in particolare di quelli imminenti, riguardanti il primo ciclo (per i profili di organizzazione del lavoro) e l’alternanza scuola-lavoro.
Si discuterà però anche di obbligo, di integrazione tra i sistemi, del rapporto Stato-Regioni alla luce del nuovo titolo V della Costituzione (e delle ulteriori prospettive di “devolution”), di formazione dei docenti. Argomenti sui quali c’era stata finora solo una forte dialettica, tra accelerazioni governative da una parte e contestazioni sindacali sul metodo, oltre che sul merito dei problemi.
Si è ora in presenza di un fitto e impegnativo calendario, che potrebbe portare in breve tempo a collocare i rapporti tra il ministro Moratti e i sindacati (con Confindustria il rapporto non si è mai interrotto) su quelle basi di dialogo e in prospettiva di neo-concertazione che sono state finora precluse dalla preminenza, fin qui manifestatasi in seno alla squadra di governo, di orientamenti fortemente polemici nei confronti dei sindacati. Falchi in ritirata, dunque? Lo si vedrà presto, già dalle prossime settimane.