
Fake news: gli studenti non ci cascano. Le strategie per riconoscere le ‘bufale’

Lo sappiamo bene: il problema delle fake news, le notizie-bufale, è reale e sempre più urgente. Ma se fino a oggi i destinatari delle principali campagne di comunicazione anti-bufale online sono stati soprattutto i più giovani, bisognerà forse cambiare strategia. Gli utenti web, infatti, si dividono in due grandi emisferi: da una parte gli ‘under25’; dall’altra tutti gli altri: è il 93% dei ragazzi tra gli 11 e 25 anni a dire di saper distinguere tra una ‘fake news’ e una notizia vera. Ovviamente con dei distinguo: di questi, 1 su 3 si dichiara confidente di riuscire sempre a riconoscere la bufala, 2 su 3 spesso ma non sempre. Tra gli ‘over 25’, invece, ben il 34% ammette di cascarci ogni volta (quota che sale al 55% se isoliamo chi ha più di 30 anni). È quanto emerge da una ricerca effettuata da Skuola.net su 3.500 utenti del portale, per conto della Polizia di Stato in occasione di ‘Una Vita da Social, l’iniziativa itinerante per l’educazione al corretto uso della Rete arrivata oggi alla quinta edizione.
Fake news: le strategie dei ragazzi per riconoscerle
Fake news: prima verifico, poi condivido
Fake news: un problema che tocca soprattutto gli adulti
Se è chiaro quindi che i più giovani cadono difficilmente ne tranello delle fake news, è altrettanto chiaro il fatto che il problema tocca quindi soprattutto gli adulti. Secondo la ricerca del portale per studenti, sembrerebbe infatti che siano i più grandicelli a non preoccuparsi troppo di verificare se una notizia che gira sui social network (o sul web) sia vera o meno. Anzi, non si pongono proprio il problema: la pensa così il 38% di chi ha più di 25 anni (il 59% tra gli ‘over30’). Mentre i più giovani controllano eccome: il 54% cerca su Internet per vedere se ci sono altri siti più attendibili che parlano dello stesso argomento (e nello stesso modo), il 31% controlla che la fonte che ha pubblicato la news sia conosciuta e affidabile. Solo 1 su 10, invece, è più tranquillo se la notizia ha ricevuto tanti like o condivisioni (4%) o se viene postata da persone affidabili (6%). Appena il 5% tende a fidarsi a scatola chiusa.
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