Fake news, Boldrini e Fedeli presentano il progetto nazionale per le scuole #BastaBufale

Martedì 31 ottobre, la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, e la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, hanno presentato a Roma #BastaBufale, il primo progetto di educazione civica digitale per il contrasto delle fake news destinato alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado. L’iniziativa, a cui noi di Tuttoscuola abbiamo partecipato, si è tenuta presso il Liceo Visconti di Roma.

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Il 70% degli italiani dichiara di informarsi sul web, il 34% su Facebook e Twitter. E lo sappiamo: la rete è uno strumento di innovazione straordinario, ma anche veicolo prediletto delle fake news, di quelle “bufale” che accrescono il livello di disinformazione minando, addirittura, il carattere democratico di un Paese. Ecco perché l’Alfabetizzazione digitale sta diventando sempre più necessaria per costruire cittadini della rete a partire dalla scuola. E proprio questo è lo scopo di #BastaBufale.

«Un utilizzo perverso del digitale arriva ad alterare la democrazia. Le fake news non sono cose da scherzarci sopra, sono azioni decise a tavolino e mirate a obiettivi specifici» Queste le parole della Boldrini, che ha continuato: «I cittadini vengono manipolati con scopi di interesse personali. Noi istituzioni non possiamo consentire chevengano trattati come pedine da manipolare. Il progetto di oggi nasce da un appello: basta bufale! La disinformazione è un pericolo. Dobbiamo dare ai giovani gli strumenti che li rendano in grado di smascherare le falsità e le fake news. Il web deve diventare un luogo sano, non pieno di violenza e disinformazione».

Chiaramente d’accordo con la Presidente della Camera anche la ministra Fedeli: «Due anni fa abbiamo adottato l’agenda digitale. Con la legge 107 abbiamo adottato immediatamente l’agenda digitale per le scuole con un investimento di miliardi di euro. Perché per alfabetizzare servono gli strumenti. Abbiamo immediatamente iniziato a formare gli animatori digitali nelle scuole, un elemento fondamentale su cui andare avanti e sul quale abbiamo investito. Il digitale – ha affermato Fedeli – è una straordinaria innovazione. Il tema interessa tutti i soggetti dell’economia e tutti i soggetti delle istituzioni. Tutti devono avere gli strumenti per capire di trovarsi di fronte a una fake news. Dobbiamo combattere le bufale perché cambiano i connotati delle relazioni democratiche. #BastaBufale, se non le riconosci le stai amplificando. Bisogna rendere strutturali nelle scuole le nuove competenze che il digitale richiede. Questa campagna fa parte di un percorso strutturale di formazione, è una nuova alfabetizzazione. Abbiamo la consapevolezza di avere dei ritardi che vanno colmati in questo senso. Ritardi che coinvolgono i media e i soggetti che gestiscono le piattaforme. Necessità di nuova cultura dell’apprendimento».

Se parliamo di fake news è impossibile non approfondire il tema delle responsabilità delle piattaforme digitali. «Le piattaforme sono veicoli magnifici con un potenziale esaltante – ha detto Boldrini -. Le piattaforme devono investire di più nel preservare i loro spazi in spazi di confronto, non di violenza e falsità. Credo che sia interesse delle piattaforme fare degli uffici operativi per contrastare le fake news e arginare i danni. Dobbiamo riuscire a unire le forze in questa battaglia, ognuno di noi si deve impegnare. Questo è il tempo della responsabilità per tutti. Ragazzi, – ha affermato la Presidente della Camera rivolgendosi agli studenti del liceo Visconti – non si può convivere con la violenza, con i bulli, bisogna denunciare, alzare la testa contro un regime che ci vuole intimiditi. In una democrazia questo è insopportabile. All’odio non si risponde con l’odio, ma con la legge. Dovete essere attori della caccia alla bufala. Dobbiamo prendere la situazione in mano, il progetto vuole dare ai giovani questo empowerment».

«Faremo un’ulteriore implementazione delle indicazioni nazionali su cittadinanza e costituzione – ha aggiunto poi la Ministra -. In pochi studiano la Costituzione italiana. Venerdì scorso abbiamo presentato al teatro Eliseo una campagna al rispetto delle differenze che sono un valore, facendo conoscere l’art. 3 della Costituzione. Tutto questo porta ad avere senso critico, educando a una cittadinanza attiva. Abbiamo anche fatto delle linee guida contro la violenza degli uomini sulle donne e linee guida contro il bullismo e il cyberbullismo e ciò vuol dire educare e avere dei punti di riferimento. Abbiamo lanciato il nuovo patto di corresponsabilità educativa tra la scuola, i genitori, i media e la società. Dobbiamo superare la svalutazione della funzione educativa dei docenti nelle scuole. Un nuovo patto di corresponsabilità era necessario. Anche il fatto di dare un aiuto nell’utilizzo dei device a scuola – ha concluso Fedeli – smartphone compreso, è sintomo di serietà».

Nel corso dell’evento è stato poi presentato il decalogo contro le bufale. Un decalogo che, in realtà, è composto solo da 8 punti perché gli altri due li dovranno scrivere le scuole.