Esame di licenza media: meglio della maturità?

Si è svolta il 18 giugno la prova nazionale di italiano e matematica per gli studenti impegnati nell’esame di licenza media. L’impressione è che la prova, predisposta dall’Invalsi (Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione) anche sulla base di modelli sperimentati nelle indagini comparative internazionali,  sia stata affrontata dai candidati  senza particolari traumi.

Sarà interessante valutare i risultati della prova, che prevedeva anche un campione di verifica “assistito”, appositamente predisposto per riscontrare la validità degli esiti della prova sostenuta dalla generalità degli studenti.

Rassicurata dal buon andamento dell’operazione il ministro Gelmini ha rilasciato a caldo, lo stesso giorno 18, la seguente dichiarazione: “La valutazione degli studenti deve essere più oggettiva possibile. Sto valutando l’ipotesi di introdurre per gli esami di maturità una prova nazionale sul modello Invalsi, analoga a quella della scuola media. La nuova prova potrebbe essere introdotta, in aggiunta a quelle già esistenti, con l’avvio della riforma della scuola superiore. Credo che sia indispensabile abituare i nostri ragazzi a essere valutati con sistemi internazionali“.

Ci sembra una buona notizia: meglio tardi che mai. Dodici anni fa, in sede di approvazione parlamentare della riforma dell’esame di maturità (legge 425/1997), una larga maggioranza trasversale approvò un emendamento che, in omaggio all’autonomia delle scuole – in quel momento sugli scudi – decise di sostituire la cosiddetta “terza prova”, che era stata inizialmente prevista a livello nazionale, e che doveva essere preparata con rigorosi criteri scientifici, con una prova locale, predisposta dalle singole commissioni d’esame e affidata alla loro buona volontà.

Dopo dodici anni di improvvisazioni e di bocciature della nostra scuola nelle indagini internazionali, si cambia strada. Chissà se questa volta ci sarà una maggioranza trasversale (ci vorrà una legge) a sostenere l’inversione di rotta.