Emilia-Romagna: l’incontro Mpi-sindacati non risolve i problemi

C’è aria di mobilitazione pesante in terra emiliana contro le riduzioni di posti decisi dal ministero in applicazione della finanziaria.

Il trattamento di “favore” che il ministero ha riservato alle scuole della regione non basta a risolvere i problemi pendenti.

A Bologna, presso l’Ufficio scolastico regionale, i sindacati confederali della regione hanno incontrato ieri i massimi vertici del ministero: i due capi dipartimento, Barbieri e Cosentino, e il direttore generale del personale scolastico, Fiori.

Un incontro che sembra non aver prodotto i risultati attesi che, secondo Cgil, Cisl e Uil dovrebbero assicurare più di 600 nuovi posti nella scuola primaria della regione e consentire il prosieguo del tempo pieno.

Le nostre organizzazioni sindacali – hanno scritto in un comunicato i sindacati dopo l’incontro per loro deludente – hanno fatto presente che la proposta ministeriale era molto distante dal minimo necessario per permettere di rispondere alle necessità del territorio regionale, anche perché le carenze di organico, non riguardano solo il tempo pieno, ma in generale tutti gli ordini di scuola.

Ci è stato garantito un tavolo tecnico per affrontare una disamina delle carenze di organico che noi abbiamo presentato a quel tavolo (per quanto riguarda la sola scuola primaria almeno 680 posti nella nostra regione), ma questo non è sufficiente a modificare la nostra valutazione complessivamente negativa in merito alla questione degli organici di diritto, nella nostra regione.”