Emendamenti al DL Milleproroghe. Gli effetti della notte dei lunghi coltelli

Tra gli emendamenti al decreto-legge “Milleproroghe”, respinti l’altra notte dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, e che hanno messo in minoranza il Governo, c’era anche l’emendamento 5023 presentato dall’on. Valentina Aprea (Forza Italia).

L’emendamento respinto per iniziativa del M5S, su proposta dell’ex-ministro Lucia Azzolina, prevedeva la proroga di validità anche per il 2022-23 delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) e delle GAE (Graduatorie ad Esaurimento).

Tuttavia, per le prime (le GPS) l’emendamento prevedeva soltanto per il 2022-23 la costituzione con decreto ministeriale degli elenchi aggiuntivi per coloro che acquisiscono l’abilitazione o la specializzazione sul sostegno. Ma, con la bocciatura, è stata cancellata. 

L’on. Azzolina ha espresso soddisfazione per avere bloccato l’emendamento, che, a suo dire, avrebbe penalizzato migliaia di precari. Non ha mancato inoltre di sottolineare la sconfitta dei rappresentanti della Lega e del suo rappresentante al ministero (cioè, il sottosegretario leghista) che avevano sostenuto l’emendamento Aprea. Per l’ex ministra “le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie per le supplenze vanno aggiornate subito”.

Ma la bocciatura dell’emendamento Aprea lascia un vuoto: l’aggiornamento per il 2022-23.

Infatti, non vi sono norme od emendamenti che prevedano l’aggiornamento.

Proprio per questo, il sen. Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a palazzo Madama, parla senza mezzi termini di “cantonata presa da Azzolina” che potrebbe costare l’aggiornamento di un anno dell’aggiornamento delle GPS per oltre 700 mila docenti precari.   

Per aggiornare le GPS, su cui, peraltro, anche il M5S concorda, sarà necessario un provvedimento di recupero, come ha già dichiarato lo stesso Pittoni: “Riproporremo nel decreto Sostegni-ter la norma che garantisce già quest’anno l’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze”. E poi spiega: “La riformulazione di un emendamento al Milleproroghe, che avevo personalmente concordato con il ministro dell’Istruzione, prevedeva che non ci fossero ritardi anche se non dovesse concludersi in tempo l’iter del nuovo regolamento. Azzolina e i grillini hanno capito il contrario, confusi probabilmente da un paragrafo aggiunto da una “manina” all’ultimo momento (di cui non sapeva nulla nessuno) che escludeva le graduatorie ad esaurimento. Risultato: il M5s ha votato contro, convincendo pure parte del Pd, mandando sotto la maggioranza”.

Sarà una corsa contro il tempo, perché, per essere operativa, l’ordinanza che dovrebbe uscire dalla nuova norma del DL Sostegni-ter, deve essere pronta a maggio-giugno.

Altrimenti, con l’emendamento Aprea bocciato, non ci saranno né vinti né vincitori, ma centinaia di migliaia di precari delusi. 

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