Eduscopio: il Covid pesa sulla ricerca di lavoro dei neodiplomati. Scuole statali battono le paritarie

Il Covid mostra i primi effetti sul mercato del lavoro e sono i neodiplomati a farne le spese. Specie quelli proveniente dagli istituti tecnici e i professionali che sembrerebbe abbiano più difficoltà rispetto al passato a trovare un’occupazione. Secondo infatti l’edizione del 2021 di Eduscopio.it, rispetto ai compagni di scuola di un anno più vecchi, il calo è di circa 8 punti percentuali per i ragazzi che nel 2018 hanno conseguito un diploma tecnico e professionale nel Nord-Est (dove i livelli di occupazione dei diplomati a due anni erano più alti, sopra il 70%), fra 7 e 8 punti nel Nord-Ovest e intorno a 7 nel Centro. La riduzione è inferiore – 5 punti percentuali – nel Sud e Isole, dove i livelli occupazionali dei neodiplomati sono già in partenza molto più bassi, al di sotto del 40%.

Secondo il quadro che emerge da Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, chi sceglie di andare all’università continua ad aiutare di più avere frequentato una scuola più inclusiva, che non attua una severa politica di selezione e scrematura. Le scuole di provincia continuano a battere quelle della città. Una novità si registra a Milano, dove c’è una leggera rivincita degli istituti statali rispetto alle scuole paritarie e religiose, mentre a Roma dopo molti anni il liceo classico Visconti supera il Tasso.

“Il periodo della pandemia ha reso evidente a tutte le famiglie l’importanza della scuola e delle scelte educative per i propri ragazzi. Le informazioni, i dati e i confronti fra le scuole che si trovano in Eduscopio possono essere molto utili, in modo particolare, a chi non si accontenta del ‘passa parola’ e a quanti non possono contare su reti sociali e culturali forti”, sottolinea il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto.

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