Educazione Civica: la nuova legge slitta al prossimo anno. Ecco perché

Per poter essere applicata già da settembre, la legge sulla nuova educazione civica avrebbe dovuto essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro questa settimana di Ferragosto. Ma così non è stato: venerdì 16 agosto non è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e, di conseguenza, la sua entrata in vigore, trascorsi i rituali 15 giorni, sfora il mese entrando in vigore nei primi giorni di settembre, nel nuovo anno scolastico. Poiché il primo comma dell’art. 2 prevede che a decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, l’anno scolastico successivo all’entrata in vigore non sarebbe quello che sta per cominciare tra un paio di settimane.

Pertanto, diversamente da quanto annunciato dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, all’indomani dell’approvazione definitiva della legge da parte del Senato, la nuova educazione civica, obbligatoria e con tanto di voto in decimi, verrà avviata dall’anno scolastico 2020-21.

Considerato che alcune norme di legge, per effetto dell’art. 2 comma 9, decadranno automaticamente soltanto nell’anno di avvio della nuova educazione civica, per il prossimo anno scolastico 2019-20 continueranno ad essere valutate le attività di “cittadinanza e costituzione” per gli alunni del primo e del secondo ciclo, compreso il colloquio dell’esame di maturità.

Il posticipo di un anno per la nascita della nuova disciplina di studio consentirà al Ministro di varare con apposito decreto le linee guida di attuazione e permettere agli insegnati di organizzare l’insegnamento che, oltre ad essere ricco di contenuti, prevede la trasversalità degli interventi da parte dei docenti.

Per varare le linee guida, l’art. 3 prevede infatti che “con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono definite linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che individuano, ove non già previsti, specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento, in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonché con il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari, le Indicazioni nazionali per i licei e le linee guida per gli istituti tecnici e professionali vigenti”.