Educazione civica. Bussetti: applicarla subito, comunque
Prima ancora che la legge sulla nuova educazione civica fosse pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto (entrata in vigore il 5 settembre), Tuttoscuola per prima aveva reso noto che non sarebbe entrata in vigore in tempo utile per essere applicata nell’anno scolastico 2019-2020.
Successivamente, sempre Tuttoscuola aveva osservato che non sarebbe stato possibile ignorare la chiara disposizione di decorrenza delle legge (1° settembre dell’anno scolastico successivo all’entrata in vigore), individuando come inizio dell’anno scolastico l’inizio delle lezioni.
Diversi organi di stampa e qualche sindacato scuola hanno ora scoperto, grazie all’informazione tempestiva di Tuttoscuola, l’improponibilità dell’avvio immediato della legge e condiviso l’inopportunità di partire senza avere predisposto adeguate linee guida, piano di formazione degli insegnanti, ruoli dei docenti preposti (in particolare la funzione del coordinatore), organizzazione del nuovo insegnamento da parte delle istituzioni scolastiche.
Senza considerare che il ritardo di entrata in vigore della legge sposterà alla maturità del 2021 l’inserimento nel colloquio della nuova materia al posto di ‘cittadinanza e Costituzione’ che dovrebbe rimanere per la maturità 2020.
Nelle ultime ore si è parlato di un decreto ministeriale che avvierebbe per il 2019-20 la sperimentazione della nuova educazione civica (sembra che sia stato convocato anche il CSPI per acquisire il parere sulla sperimentazione).
Ma in un Governo dimissionato, in carica soltanto per l’ordinaria amministrazione, è possibile che un suo ministro emani un decreto su una materia che non può essere considerata ordinaria amministrazione? Eppure Bussetti, al meeting di Rimini ha dichiarato che martedì prossimo firmerà il decreto.
Sembra, insomma, che, il Ministro dimissionario, dopo aver dichiarato il 1° agosto al momento dell’approvazione della legge in Senato che si trattava di una giornata storica, voglia ora lasciare il segno su questa legge, costi quel che costi.
Toccherà al suo successore sbrogliare la matassa della sua applicazione, credibile e funzionale.
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