Dirigenti scolastici. Manifestazione unitaria a Milano

Il 22 maggio il prefetto di Milano incontra una delegazione di dirigenti scolastici milanesi rappresentativa di quasi tutto lo schieramento sindacale e associativo della categoria, dai confederali CGIL e CISL all’autonoma Associazione Nazionale Presidi (ANP), dalla Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (ANDIS) alla recentemente costituita Associazione della scuole autonome milanesi.
Uno schieramento composito, che trova un elemento di ricomposizione nella protesta contro le restrizioni finanziarie che colpiscono la scuola milanese (come quella, d’altra parte, di molte altre zone l’Italia). E’ significativo, peraltro, che la protesta individui come interlocutore il Prefetto e non, per esempio, la direzione scolastica regionale.
Evidentemente gli organizzatori dell’iniziativa vedono nella figura del Prefetto il rappresentante del governo nel suo insieme. Insomma, più Prodi e Padoa-Schioppa che Fioroni, che nella sua visita milanese deve aver convinto i dirigenti scolastici di aver fatto tutto il possibile per quanto lo riguardava come componente del governo.
Il problema è soprattutto quello dei debiti accumulati dalle scuole per far fronte a spese correnti come le supplenze, e/o obbligatorie, come la tassa per la rimozione dei rifiuti. Debiti contratti dai dirigenti scolastici a loro rischio e pericolo, visto che potrebbero non essere coperti dalle assicurazioni di cui molti di essi si sono cautelativamente muniti.