Diplomati magistrali chiamati a scioperare: qual è lo scopo?

Con un Parlamento non più in grado di legiferare per diversi mesi e con un Governo, ministri compresi, vincolato alla sola ordinaria amministrazione, è difficile, per non dire impossibile, trovare risposte alle richieste di tanti diplomati magistrali esclusi dalle GAE per effetto della nota sentenza definitiva del Consiglio di Stato.

Nonostante questa prospettiva senza sbocco, i sindacati di base hanno chiamato i diplomati magistrali temporaneamente in servizio a incrociare le braccia alla ripresa delle lezioni e a bloccare gli scrutini del primo quadrimestre.

Di fatto, si tratta di uno sciopero contro una sentenza di uno dei massimi organi dello Stato: una decisione che non ha precedenti nei settant’anni di storia repubblicana.

In palio, però, non c’è tanto una soluzione (difficile da trovare) per i diplomati estromessi dalle GAE, quanto piuttosto il loro consenso verso i sindacati di base che hanno proclamato in loro difesa lo sciopero.

Poiché hanno diritto al voto anche i docenti non di ruolo, compresi quelli che per effetto della pregressa iscrizione alle GAE dovrebbero rimanere confermati sulla supplenza fino al termine dell’anno scolastico, è facile prevedere che il loro voto potrebbe essere dirottato sulle liste di questi sindacati ‘amici’.