Diplomati in liuteria: 12 su 15 sono stranieri
5 francesi, 3 coreani, 1 spagnolo, 1 croato, 2 giapponesi e solo 3 italiani. Potrebbe essere la formazione dell’Inter, o di qualche altra squadra zeppa di calciatori stranieri. Sono invece gli studenti dell’Istituto professionale internazionale di liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona che, dopo aver conseguito la “maturità” nel 2002, hanno seguito con successo un tirocinio di quattro mesi (ottobre 2002-gennaio 2003) presso le botteghe di liutai professionisti, come previsto da una apposita Intesa tra il MIUR e la Regione Lombardia.
L’Istituto di Cremona, frequentato da allievi (alcuni già diplomati e perfino laureati) provenienti da tutto il mondo, è formalmente un Istituto professionale di Stato, e come tale dovrebbe essere inserito nel canale dell’istruzione e formazione professionale istituito dalla riforma Moratti. Ma per molti aspetti (piano di studi, età media dei diplomati, che è di 27 anni, titoli di studio già posseduti da molti di essi, notorietà internazionale) lo “Stradivari” si presenta come un indirizzo di studi fortemente atipico, a metà strada tra la formazione liceale e quella professionale, in direzione di un artigianato artistico d’eccellenza. Quale collocazione troverà questo istituto, famoso in tutto il mondo?
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