Diplomati 2017: quasi la metà, tornasse indietro, sceglierebbe un percorso diverso. I dati di AlmaDiploma

I diplomati 2017 si dicono soddisfatti del ciclo di studi appena concluso, eppure quasi la metà, se potesse tornare indietro, farebbe una scelta diversa. A parlar chiaro è l’indagine di AlmaDiploma sul Profilo dei Diplomati 2017 presentata oggi, 19 dicembre al Miur, in occasione del XV Convegno Nazionale AlmaDiploma dal titolo “Educazione alla scelta e orientamento. Nuove prospettive e nuovi strumenti per la scuola secondaria di I e II grado”. Il Profilo dei Diplomati 2017 prende in considerazione i 290 Istituti scolastici aderenti ad AlmaDiploma che hanno fornito una documentazione soddisfacente sui propri diplomati. La popolazione osservata comprende 45.052 diplomati, l’86% dei quali ha compilato il questionario di rilevazione.

Al liceo i risultati migliori, ragazze più brave dei ragazzi

Secondo l’indagine di AlmaDiploma, nei licei il 92% dei diplomati ha conseguito il titolo di studio senza ripetenze, percentuale che scende all’84% negli indirizzi tecnici e al 78% nei percorsi professionali. Il voto di diploma (espresso in centesimi) ha un andamento analogo: vale in media 78,9 nei licei, 75,2 negli indirizzi tecnici e 72,7 nei professionali. Le studentesse, in tutti gli indirizzi, ottengono migliori risultati sia in termini di voto sia di regolarità nel percorso scolastico
È comunque necessario tenere presente che i licei, gli indirizzi tecnici e gli indirizzi professionali sono frequentati da studenti che si differenziano in modo sostanziale per condizioni all’accesso. In generale, conseguono voti di diploma più elevati e concludono gli studi senza ripetenze più frequentemente i diplomati con un background culturale e socio-economico elevato e buoni risultati nel ciclo scolastico precedente. Ad esempio, chi ha genitori laureati ottiene in media un voto di diploma di 79,3/100, contro 77,1 di chi ha genitori al più diplomati e 75,1 di chi proviene da famiglie meno istruite. Inoltre, i diplomati usciti dalla scuola secondaria di I grado con il massimo dei voti hanno ottenuto in media un voto di diploma pari a 91,2/100, mentre chi partiva da 6 ha raggiunto al diploma solo 68,8/100. I voti di maturità sono influenzati, oltre che dal background culturale, dall’esito alle scuole medie e dalla scelta dell’indirizzo di studio, anche dalle esperienze scolastiche e formative svolte durante la scuola superiore. A parità di condizioni, i ragazzi che dedicano molto tempo allo studio e poco ad attività lavorative, che arricchiscono il proprio curriculum con attività di stage/alternanza scuola-lavoro o con esperienze di studio all’estero e possiedono buone competenze linguistiche ed informatiche (anche certificate) ottengono mediamente voti di diploma più elevati.

Diplomati soddisfatti della propria esperienza scolastica e dei propri insegnanti

Per quanto riguarda la percezione dell’esperienza scolastica complessiva, il 26% degli studenti si dichiara decisamente soddisfatto e il 54% moderatamente soddisfatto. Le opinioni sono risultate in generale favorevoli anche nei confronti degli insegnanti: il 79% dei diplomati è soddisfatto della loro competenza, il 73% della disponibilità al dialogo, il 72% della chiarezza espositiva e il 63% è soddisfatto della loro capacità di valutazione. Nell’ambito di uno scenario comunque positivo, negli indirizzi professionali si riscontra una maggiore soddisfazione che negli indirizzi tecnici, i quali a loro volta superano i licei. le migliori valutazioni sono state espresse a proposito dei rapporti con gli altri studenti, ritenuti soddisfacenti dal 90% dei diplomati. Ma buona parte dei diplomati chiede migliori infrastrutture e un’organizzazione scolastica più efficace.

Soddisfatti ma…

Se tornasse ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore, il 46% dei diplomati cambierebbe l’indirizzo di studio o la scuola, principalmente per studiare altre materie o per compiere studi che preparino meglio al lavoro o all’università.

E dopo il diploma?

Alla vigilia della conclusione degli studi secondari superiori il 60% dei diplomanti intende solo studiare, il 7% intende coniugare studio e lavoro, il 16% intende solo lavorare e il 13% si dice incerto sul proprio futuro. Le attività di studio post diploma scelte consistono nei corsi universitari e nei corsi dell’Alta Formazione Artistica Musicale e coreutica (AFAM). In questo modo AlmaDiploma ha potuto analizzare le caratteristiche e le aspettative degli studenti che, alla vigilia dell’Esame di Stato, non hanno ancora le idee chiare sul proprio futuro prossimo. Per questi giovani questi mesi possono risultare decisivi in vista di scelte così importanti e le iniziative di orientamento possono giocare un ruolo fondamentale. Con poche eccezioni, dunque, scegliere un percorso di studio liceale equivale a prendere, a 14 anni, una decisione che di fatto porta all’università. Per gli indirizzi tecnici e in particolar modo per i professionali, invece, l’accesso all’università non è generalizzato e la probabilità di iscriversi dipende da più fattori; in questi indirizzi, infatti, il genere (a favore delle ragazze), il contesto socio-economico e culturale familiare (elevato), i buoni risultati ottenuti nel ciclo scolastico precedente, il voto di diploma elevato e un percorso scolastico regolare sono associati in modo rilevante ad una maggiore probabilità di proseguire gli studi all’università.