Difficoltà nei trasporti per la durata di 60 minuti delle lezioni

Sono sempre più numerosi i casi delle aziende di trasporto degli studenti costrette a rivedere i loro piani con l’avvio del nuovo anno scolastico, a causa delle modifiche di orario, introdotte, a loro dire, dalle riforme Gelmini.

Dopo Reggio Emilia (di cui Tuttoscuola ha dato notizia nelle settimane scorse), il problema della revisione degli orari dei trasporti pubblici per corrispondere al mutato orario delle lezioni, in questi giorni ha toccato, accompagnato da alcune polemiche, Bari e Mantova e, probabilmente, altre città.

La difficoltà sembra essere determinata dalla durata dell’ora  di lezione che, secondo quanto sostengono molti istituti, è diventata tassativamente di 60 minuti, rispetto alla possibilità, prevista fino all’anno scorso, di ridurre l’ora a 50 minuti, consentendo, in questo modo, di mantere la durata complessiva delle lezioni nella normale fascia del mattino.

Oggi, invece, la durata dell’orario antimeridiano delle lezioni, soprattutto nelle classi intermedie, va ben oltre le ore 13 del mattino, con pesanti ritardi sugli orari dei trasporti verso le località della provincia.

A dire il vero, oltre alle ripetute dichiarazioni del ministro Gelmini, non si hanno notizie precise di circolari ministeriali che siano entrate nel merito della possibile riduzione oraria delle lezioni per causa di forza maggiore (trasporti, mense, ecc.), come avveniva in passato.

La certezza della norma avrebbe effetti anche sull’organizzazione dei trasporti sul territorio.