Di Menna (Uil Scuola): ok al tirocinio iniziale per gli insegnanti, no al loro reclutamento diretto

L’intervista al segretario della Uil Scuola Massimo Di Menna pubblicata dal quotidiano on line Il Sussidiario.net registra anche (questo il link alla prima parte) la disponibilità del leader dell’organizzazione sindacale ad approfondire l’idea della tripartizione della carriera docente contenuta nel disegno di legge Aprea (“una cosa da approfondire; di certo non è negativa“). Di Menna però rivendica il carattere contrattuale della possibile novità, che invece non deve essere introdotta per legge.

La Uil Scuola invece resta nettamente contraria a ogni forma di reclutamento diretto dei docenti da parte delle scuole, e difende la procedura, “trasparente“, di tipo concorsuale. A preoccupare il sindacato, nel caso della chiamata diretta, sarebbe “il fatto che inevitabilmente si arriverebbe ad avere scuole confessionali, scuole (soprattutto per le superiori) con certe tendenze di carattere politico-culturale. La qualità della scuola pubblica è nell’essere pluralista, e il reclutamento non legato alla singola scuola lo garantisce di più“.

Alle scarse imparzialità e qualità delle graduatorie, Di Menna contrappone un ritorno ai concorsi – “in alcune regioni (come Veneto, Lombardia e Piemonte) attività di insegnamento di matematica e delle ricerche scientifiche che non sono coperte, perché le graduatorie sono esaurite” -, “per selezionare i giovani e evitare che si formi nuovo precariato“.

Il segretario della Uil Scuola auspica anche una riforma degli organi collegiali, alla luce dell’autonomia scolastica introdotta nel 2000, e si mostra favorevole a “puntare su una formazione specifica e su un forte tirocinio presso le scuole” all’inizio della carriera dei docenti, in contrapposizione “al modello della formazione tutta universitaria delle Ssis, che ha dimostrato una grave carenza e che ha favorito un forte precariato“.