Decreto e contratto verso l’approvazione

Il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera allo schema di decreto legislativo che aprirà la lunga stagione della riforma.
Nella settimana scorsa erano affiorate alcune difficoltà che hanno impegnato il ministro Moratti su due fronti, uno dei quali, quello con il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, risulta essere stato superato con opportuni chiarimenti. Non sembra invece del tutto raggiunta la mediazione con i ministri dell’Udc sulla questione del rapporto tra sistema dei moduli e nuova funzione tutoriale.
Il chiarimento su questo problema uscirà forse solamente in Consiglio.
Intanto, sul fronte parallelo della vertenza contrattuale, continua serrata la trattativa che, per quanto riguarda proprio il rapporto contratto-riforma, sembra non riservare alcuna novità.
L’orario di lavoro dei docenti della scuola primaria è infatti confermato nella sua attuale struttura, e lo stesso profilo della funzione docente conferma le vecchie competenze, ignorando quelle introdotte dallo schema di decreto (tutoraggio, coordinamento).
Se non avverranno significativi cambiamenti sul testo del decreto e sulla bozza di contratto, si attueranno due linee parallele di intervento che non potranno non creare difficoltà nella attuazione del nuovo modello di riforma all’interno della scuola primaria.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera allo schema di decreto legislativo che aprirà la lunga stagione della riforma.
Nella settimana scorsa erano affiorate alcune difficoltà che hanno impegnato il ministro Moratti su due fronti, uno dei quali, quello con il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, risulta essere stato superato con opportuni chiarimenti. Non sembra invece del tutto raggiunta la mediazione con i ministri dell’Udc sulla questione del rapporto tra sistema dei moduli e nuova funzione tutoriale.
Il chiarimento su questo problema uscirà forse solamente in Consiglio.
Intanto, sul fronte parallelo della vertenza contrattuale, continua serrata la trattativa che, per quanto riguarda proprio il rapporto contratto-riforma, sembra non riservare alcuna novità.
L’orario di lavoro dei docenti della scuola primaria è infatti confermato nella sua attuale struttura, e lo stesso profilo della funzione docente conferma le vecchie competenze, ignorando quelle introdotte dallo schema di decreto (tutoraggio, coordinamento).
Se non avverranno significativi cambiamenti sul testo del decreto e sulla bozza di contratto, si attueranno due linee parallele di intervento che non potranno non creare difficoltà nella attuazione del nuovo modello di riforma all’interno della scuola primaria.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera allo schema di decreto legislativo che aprirà la lunga stagione della riforma.
Nella settimana scorsa erano affiorate alcune difficoltà che hanno impegnato il ministro Moratti su due fronti, uno dei quali, quello con il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, risulta essere stato superato con opportuni chiarimenti. Non sembra invece del tutto raggiunta la mediazione con i ministri dell’Udc sulla questione del rapporto tra sistema dei moduli e nuova funzione tutoriale.
Il chiarimento su questo problema uscirà forse solamente in Consiglio.
Intanto, sul fronte parallelo della vertenza contrattuale, continua serrata la trattativa che, per quanto riguarda proprio il rapporto contratto-riforma, sembra non riservare alcuna novità.
L’orario di lavoro dei docenti della scuola primaria è infatti confermato nella sua attuale struttura, e lo stesso profilo della funzione docente conferma le vecchie competenze, ignorando quelle introdotte dallo schema di decreto (tutoraggio, coordinamento).
Se non avverranno significativi cambiamenti sul testo del decreto e sulla bozza di contratto, si attueranno due linee parallele di intervento che non potranno non creare difficoltà nella attuazione del nuovo modello di riforma all’interno della scuola primaria.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera allo schema di decreto legislativo che aprirà la lunga stagione della riforma.
Nella settimana scorsa erano affiorate alcune difficoltà che hanno impegnato il ministro Moratti su due fronti, uno dei quali, quello con il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, risulta essere stato superato con opportuni chiarimenti. Non sembra invece del tutto raggiunta la mediazione con i ministri dell’Udc sulla questione del rapporto tra sistema dei moduli e nuova funzione tutoriale.
Il chiarimento su questo problema uscirà forse solamente in Consiglio.
Intanto, sul fronte parallelo della vertenza contrattuale, continua serrata la trattativa che, per quanto riguarda proprio il rapporto contratto-riforma, sembra non riservare alcuna novità.
L’orario di lavoro dei docenti della scuola primaria è infatti confermato nella sua attuale struttura, e lo stesso profilo della funzione docente conferma le vecchie competenze, ignorando quelle introdotte dallo schema di decreto (tutoraggio, coordinamento).
Se non avverranno significativi cambiamenti sul testo del decreto e sulla bozza di contratto, si attueranno due linee parallele di intervento che non potranno non creare difficoltà nella attuazione del nuovo modello di riforma all’interno della scuola primaria.