Dai Comuni allarme per i tagli alla scuola

Sono pesanti gli effetti sui Comuni e sulla qualità dell’offerta formativa derivanti dai tagli alla scuola: è quanto scaturito da una riunione della Commissione Nazionale Istruzione e Scuola dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) presieduta da Riccardo Roman, sindaco di Galzignano Terme (Padova).

I problemi, è stato sottolineato, hanno un comune denominatore: la sovraesposizione finanziaria sopportata dai Comuni, che si impegnano “oltre le loro competenze” per consentire il funzionamento delle istituzioni scolastiche, ma trovano nel Ministero “un interlocutore che tende a onorare con ritardo i suoi impegni o, nella maggior parte dei casi, a non farlo completamente“.

Tra le ricadute pesanti sui Comuni del taglio delle risorse scolastiche, è stato posto l’accento sul fatto che le scuole non possono più far fronte alle supplenze, con la conseguenza che i dirigenti scolastici sono costretti a dividere gli alunni nelle altre classi. Molte scuole, è stato sottolineato, si vedranno costrette a utilizzare i contributi volontari delle famiglie, versati per il potenziamento dell’offerta formativa, per sostenere spese ordinarie.

Altra conseguenza, quella del sovrannumero nelle classi: si arriva ad avere anche 29/30 alunni in ambienti realizzati per numeri molto inferiori, ponendosi in contrasto con le norme sulla sicurezza.

Un’altra difficoltà è quella che si sta determinando per la riduzione delle classi a tempo pieno causata dalla riduzione del numero degli insegnanti: questo, è stato denunciato, sta già producendo le prime inevitabili ripercussioni sui Comuni, investiti dalle famiglie per la ricerca di soluzioni alternative ma che in molti casi, non potendo garantire tali servizi in forma gratuita data la scarsità delle risorse dei bilanci comunali, si vedranno costretti a richiedere contributi alle stesse famiglie.

Per denunciare con forza tale situazione – ha reso noto Roman – è in fase di elaborazione un documento ufficiale che verrà sottoposto al Consiglio Nazionale dell’Anci e che sarà poi inviato anche alle competenti Commissioni di Camera e Senato. Nessuno potrà dire io non lo sapevo“.