Crisi di governo, Azzolina resta alla Scuola? Lo scenario in caso di Conte ter

E’ ancora crisi. Oggi, 2 febbraio, sapremo davvero se il Conte ter ce la farà a partire. Nel caso in cui la risposta dovesse essere affermativa, cosa ne sarà della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina? Sappiamo bene infatti che nei giorni scorsi il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha fatto dei mancati investimenti per la scuola uno degli argomenti polemici utilizzati per giustificare l’uscita dei ministri di Italia Viva dal governo. “La scuola è il punto da cui parte il Paese”, ha detto, “Ora o mai più perché ora vanno rimandati i ragazzi a scuola, non con i soldi buttati via dei banchi a rotelle ma con i vaccini”. A oggi il M5S chiede la riconferma di tutti i suoi ministri, ma è quasi impossibile che ciò avvenga.

I 5 Stelle rischiano infatti di perdere alcune caselle importanti. Probabile, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il sacrificio di Alfonso Bonafede (Giustizia) e di Nunzia Catalfo (Lavoro, sostituita da Debora Serracchiani o Andrea Marcucci). A quel punto però sarebbe impossibile per il Movimento perdere un altro ministero chiave come quello della Scuola. Lucia Azzolina potrebbe quindi mantenere il posto, anche se è ancora tutto da vedere.

C’è poi una quota nuova, da considerare, la cosiddetta “quota Conte”. Il presidente del Consiglio, vorrebbe preservarsi qualche casella con uomini di fiducia. Uno di questi è Mario Turco, sottosegretario a Palazzo Chigi. Per lui il premier vorrebbe l’incarico di ministro del Sud, ministero che diventerà importante per gestire i fondi del Recovery. Altro uomo che Conte vuole tenere con sé è Pietro Benassi, al quale Renzi chiede di togliere la delega ai Servizi. Se il terzo contiano, Domenico Arcuri, fosse costretto a lasciare l’incarico di Commissario, potrebbe trovare posto in un ministero (magari al Mise).