Cresce la convinzione sul Master Plan delle Regioni

L’approvazione da parte della Camera dell’art. 13 del decreto legge sulle liberalizzazioni relativo tra l’altro alle “disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell’autonomia scolastica” e l’iniziativa del presidente della Regione Lombardia Formigoni di un progetto di legge regionale sul federalismo scolastico, confermano che non solo devono essere affrontate le singole questioni, ma deve essere considerato l’intreccio tra tutti gli aspetti e che deve essere costruito contestualmente un quadro di sistema.
E’ questa prospettiva che aveva spinto le Regioni a presentare il Master Plan di attuazione del Titolo V, approvato all’unanimità lo scorso 14 dicembre dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome.
Un’azione di strategia istituzionale e politica che è stata, in un primo tempo, forse percepita più come una rivendicazione di poteri piuttosto che l’attuazione dei principi di sussidiarietà e adeguatezza della riforma costituzionale del 2001.
Dopo gli ultimi fatti sta emergendo la consapevolezza sulla necessità di “agganciarsi” al percorso tracciato dal Master Plan.
Il viceministro Bastico, nel dichiarare che è stato aperto un tavolo Ministero-Regioni per dare applicazione al Titolo V, ha sottolineato che “…le Regioni stesse hanno indicato un master plan che condurrà a una definizione precisa delle competenze in materia scolastica fra Stato e Regioni“.