Contratto sul tutor. Trattativa dimenticata o clandestina?

Dovrebbe esserci una trattativa in corso presso l’Aran per trattare due questioni nodali per la riforma del sistema scolastico: le figure professionali per gli anticipi nella scuola dell’infanzia e il docente tutor nel primo ciclo d’istruzione.
Il Miur aveva già chiesto all’Aran fin dall’aprile scorso di avviare le procedure per la riapertura del negoziato ai sensi dell’articolo 43 del CCNL, e lo stesso ministro Moratti in un incontro con i sindacati di oltre un mese fa ne aveva dato informazione, provocando la reazione delle organizzazioni sindacali che, oltre a smentire l’avvio di qualsiasi trattativa, avevano richiesto che fossero fornite le linee di indirizzo per questa coda contrattuale (quali obiettivi, quali tempi e quali risorse) e, soprattutto, fossero individuate risorse finanziarie specifiche e certe.
Il ministro si era impegnato a dar corso alle richieste a cominciare dal reperimento dei fondi che, a quanto sembra, sarebbero stati individuati all’interno delle risorse per l’attuazione stanziate dalla legge finanziaria 2004.
Poi su tutto è calato il silenzio fino a quando pochi giorni il settimanale “Tempi”, nel numero uscito prima delle elezioni del 12-13 giugno (in cui il settimanale vicino alla Compagnia delle Opere dichiara di aver sostenuto per le europee il responsabile scuola di Forza Italia Mario Mauro) ha parlato di positivo accordo concluso sul tutor, con richiesta dei sindacati di rendere noto l’accordo dopo le elezioni per non favorire le posizioni del Governo.
A parte la scarsa verosimiglianza di simile ipotesi (se davvero vi fosse stato l’accordo, il Governo non avrebbe sfruttato l’occasione?), dal ministero dell’istruzione non solo si nega la fondatezza della notizia ma si afferma che il negoziato non è nemmeno cominciato.
E se i due nodi posti sul tavolo del negoziato non troveranno comunque risposta in tempi brevi, ci potrebbe essere più di qualche problema all’avvio dell’anno scolastico.