Contratto scuola e aumento degli stipendi degli insegnanti: ancora tutto fermo

Contratto scuola: tutto fermo per quel che riguarda il rinnovo e, di conseguenza, nessuna novità nemmeno sull’aumento degli stipendi degli insegnanti. Proprio ieri, 18 ottobre, c’è stato infatti l’ultimo incontro all’Aran sulla parte comune del CCNL che concerne il rapporto di lavoro: ferie, malattie, congedi e permessi. Nello specifico, i sindacati sono in attesa di notizie sullo sblocco di una parte di somme previste per il salario accessorio in favore del CCNL: circa 340 milioni da destinare al personale docente.

Secondo quanto riportano i sindacati della scuola, il Presidente dell’ARAN, nel corso dell’incontro, ha informato che l’integrazione dell’atto di indirizzo che prevede per la messa a disposizione delle risorse riguardanti la valorizzazione del personale della scuola, sta completando il suo iter ed è attualmente al MEF. Pur trattandosi di uno spostamento di risorse già esistenti, si tratta dell’unico aumento degli stipendi previsto rispetto agli ultimi calcoli forniti dai sindacati.

Di quali cifre parliamo? In concreto, in busta paga queste ulteriori risorse si andrebbero a tradurre in un aumento degli stipendi che oscillerebbe tra i 90 e i 100 euro lordi. Alla cifra di 120 euro prospettata dai sindacati nelle scorse settimane si arriverebbe poi con il taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro, e la maggior parte dei docenti rientrerebbe in questo limite, che a conti fatti si tradurrebbe in 25-30 euro in più sullo stipendio.

Il personale della scuola italiana merita un rinnovo contrattuale che valorizzi la dedizione e la professionalità con le quali svolge il proprio lavoro tutti i giorni“, commenta il segretario Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, interpellato da scuolaInforma. “La UIL Scuola RUA, insieme con le altre organizzazioni sindacali, è impegnata, anche sollecitando le parti politiche, affinché alle somme esigue ormai note si possano aggiungere tutte le risorse disponibili, comprese anche quelle destinate per legge ad altri istituti contrattuali (ad esempio quelle recuperate a seguito della recente sottoscrizione del MOF), per un rinnovo contrattuale dignitoso che ne valorizzi la funzione”.

La trattativa dovrà proseguire rapidamente per concludersi nel più breve tempo possibile. Chiederemo alla politica di investire ulteriori risorse rispetto a quelle già previste anche al fine di consolidare e trasformare in azioni concrete quanto promesso in campagna elettorale da tutte le compagini politiche“, ha concluso D’Aprile.
 
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