Consip, le scuole ne saranno svincolate

Rispondendo nei giorni scorsi ad una interpellanza degli onorevoli Agostini, Violante e Visco, il viceministro dell’economia, Mario Baldassarri, ha anticipato una radicale modifica degli obblighi che le Amministrazioni pubbliche oggi hanno verso la Consip in tema di acquisti di beni e servizi.

Il viceministro ha convenuto che “esiste il problema delle piccole amministrazioni pubbliche, ed è evidente che per queste il provvedimento dovrà contenere una soglia di acquisti ragionevolmente contenuta, riferita ad un bilancio complessivo ragionevolmente modesto della singola pubblica amministrazione; al di sotto di questi parametri, si dovrà procedere alla liberalizzazione nelle procedure e nelle forme di acquisto.”

La questione sta angustiando anche le istituzioni scolastiche per le quali – pur con una dubbia interpretazione non ancora chiarita – esisterebbe il vincolo di acquisto di beni presso la Consip.

Da tempo l’ANP e i sindacati della scuola chiedono di rendere facoltativi gli acquisti presso la Consip.

Proprio per le istituzioni scolastiche il viceministro ha precisato: “Porto un esempio per essere più chiaro: credo che per una piccola scuola, che dispone di un bilancio di qualche centinaio di milioni di vecchie lire, vale a dire qualche centinaio di migliaia di euro, sia comprensibile per tutti la necessità di procedere verso una liberalizzazione per acquisti inferiori ai 5 o 10 mila euro, lasciando al responsabile di quella piccola pubblica amministrazione la capacità di effettuare in maniera più semplice l’acquisto.”

Non resta dunque che attendere l’annunciato regolamento, dopo di che, al di sotto di una spesa di 10 mila euro, le scuole potranno agire senza vincoli, disponendo liberamente nella scelta.