Condannato docente che minacciava la bocciatura di una studentessa

La corte di Cassazione ha condannato definitivamente un insegnante che aveva minacciato una sua allieva di bocciatura.

La corte ha riconosciuto nel comportamento del docente il reato di minaccia aggravata, confermando la precedente sentenza di primo grado e di appello con la quale il professore era stato ritenuto colpevole di intimidazione.

La sentenza afferma che per i ragazzi “la ingiusta prospettazione di una bocciatura rappresenta una delle peggiori evenienze” e aggiunge che un simile atteggiamento del docente è “idoneo ad ingenerare forti timori, incidendo sulla libertà morale” degli studenti.

La difesa del professore, insegnante in un liceo scientifico di Venezia, secondo cui, comunque, la responsabilità della bocciatura di un allievo non dipende dal singolo docente ma dal consiglio di classe, non è servita a modificare l’atteggiamento dei giudici dell’alta Corte che hanno visto nelle sue minacce un atteggiamento di ritorsione nei confronti della madre della ragazza che lo aveva criticato nel corso di assemblea di istituto.

La sentenza può ora costituire un precedente pericoloso, in vista anche della prossima entrata in vigore delle nuove norme sul voto (promozione con tutti sei o bocciatura) e del voto in condotta (con il 5 si è bocciati).

Tutti gli insegnanti, dalla scuola primaria agli istituti superiori, sono avvisati.