Concorso DS salvo: accolta la sospensiva. Bussetti: ‘Bene, la scuola italiana non può aspettare’

Il concorso DS è salvo. Com’era nelle previsioni più quotate, il Consiglio di Stato nella plenaria della Sesta Sezione, dopo avere anche audito diversi soggetti ad audivandum  e in opponendum, ha deciso di accogliere la richiesta urgente del Miur di sospensione della sentenza del TAR che aveva annullato la prova scritta del concorso DS. Bussetti: “Bene, procederemo senza indugio”.

Nelle ordinanze della VI Sezione si legge: “a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice) … deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l’affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal 1° settembre 2019”.

Le ordinanze consentono al MIUR di espletare la prova orale concorso DS e completare il reclutamento. L’udienza pubblica per la decisione definitiva è già fissata al 17 ottobre 2019.

Evidentemente il Consiglio ha condiviso la tesi difensiva del Miur del pericolo incombente del danno grave e irreparabile che, in caso di applicazione, la sentenza del TAR avrebbe prodotto.

Tuttavia non siamo ancora di fronte alla sentenza di merito che il 17 ottobre prossimo potrebbe allinearsi con la sospensiva di oggi, chiudendo definitivamente il contenzioso, oppure condividere la sentenza del TAR, confermando l’obbligo di ripetere per tutti la prova scritta concorso DS.

Cosa succede ora?

La sospensiva decisa dai giudici di Palazzo Spada consente di portare a termine regolarmente il concorso DS con l’approvazione imminente della graduatoria generale di merito (prevista per il 15 luglio) e con la nomina dei vincitori al prossimo 1° settembre.

Però, fino all’emanazione della sentenza di merito da parte del Consiglio di Stato, gli effetti del provvedimento odierno sono provvisori e, pertanto, con ogni probabilità, le nomine dei vincitori dovrebbero essere non definitive, cioè disposte con riserva. Riserva che verrebbe sciolta con la sentenza di merito. In un modo o nell’altro.

Intanto il ministro dell’Istruzione esprime la sua soddisfazione sui social: “Bene la sospensiva del Consiglio di Stato – dichiara dalla sua pagina Facebook -. Procederemo ora senza indugio con la pubblicazione della graduatoria e le assunzioni. So quanto hanno studiato i vincitori. Ci sono passato: ho fatto anche io questo concorso anni fa. La scuola italiana non può aspettare, ha bisogno di nuovi dirigenti scolastici per guidare i nostri istituti e superare il fenomeno dannoso delle reggenze. Glieli daremo”.