Concorso DS, in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato: gli scenari possibili

Cresce l’attesa e l’ansia per la pronuncia del Consiglio di Stato in risposta al Miur che ha interposto appello contro la sentenza del TAR di annullamento della prova scritta del concorso DS. La maggior parte degli osservatori dà per scontata la sospensiva della sentenza, ma sono in molti a pensare già anche alla sentenza di merito che successivamente lo stesso Consiglio dovrà emettere. E si sta iniziando a fare largo, secondo quanto riportato da Italia Oggi, l’ipotesi di una sanatoria. Intanto si attende la decisione del Consiglio di Stato tra stasera e domani mattina. 

Voci dicono che durante l’udienza al Consiglio di Stato di oggi, 11 luglio, è stato richiesto al collegio di sospendere la sentenza per consentire la conclusione della procedura e fissare l’udienza di merito ad ottobre. Il Collegio pare che si sia riservato di decidere e tra stasera e domani dovrebbe depositare il provvedimento. Sembrerebbe inoltre che gli stessi ricorrenti che hanno ottenuto in precedenza la sentenza del Tar Lazio si sarebbero resi conto che l’annullamento della procedura non sarebbe utile nemmeno a loro e all’udienza di oggi avrebbero cercato di circoscrivere la portata della sentenza alla sola fase di correzione della prova. Ci teniamo comunque a sottolineare che si tratta soltanto ancora di voci, niente di ufficiale dunque.

Ricordiamo che gli scenari possibili sono i seguenti:

1. La sospensiva dell’annullamento della prova scritta viene accolta: in questo caso il concorso DS sarebbe salvo
2. Il Consiglio di Stato non concede la sospensiva; in questo caso lo scritto del concorso DS sarebbe da ripetere
3. Il Consiglio di Stato annulla la sentenza del TAR e salva il concorso DS
4. Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del TAR: prova scritta del concorso DS da ripetere

Al Miur ostentano fiducia, e lo stesso ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, nei giorni scorsi si è detto certo che il concorso DS, per il quale ha scommesso un po’ del proprio credito politico, si concluderà positivamente. Ma c’è anche chi, forse per scaramanzia, pensa al peggio e già pensa a un rimedio estremo per salvare la scuola da un altro anno di reggenze e, in particolare, a salvare soprattutto i vincitori mancati. Rimedio che si renderebbe necessario se, dopo aver sospeso la sentenza del TAR per evitare un danno grave e irreparabile, il Consiglio di Stato condividesse il merito della decisione dei giudici amministrativi, respingendo il ricorso del Miur. 

Tuttoscuola nel webinar del 3 luglio scorso, poche ore dopo la pubblicazione della sentenza del TAR, aveva tratteggiato tre scenari possibili, conseguenti ai pronunciamenti finali del Consiglio di Stato. Nel terzo scenario si prevedeva proprio questa conclusione: immediata sospensione della sentenza del TAR, poi, a tempo debito, sentenza di approvazione della sentenza.

In questo caso a settembre vi sarebbero nomine con riserva dei vincitori, ma con la sentenza definitiva quelle nomine potrebbero essere annullate. Per salvare le nomine dei vincitori non potrebbe che esserci un intervento straordinario, una sanatoria ex post per via legislativa.

A parlare di questa ipotesi è stato nei giorni scorsi Italia Oggi: se il Consiglio di Stato dovesse dare la sospensiva della sentenza del TAR (ipotesi credibile, al momento), il Miur potrebbe procedere con l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso. Dopo la sentenza di merito che potrebbe giungere molto dopo dopo, il legislatore potrebbe sanare la questione istituendo un concorso con prove semplificate riservato ai vincitori immessi in ruolo in violazione delle legge. Non ci resta che attendere.