Code polemiche per il mancato minuto di silenzio a scuola in onore dei caduti di Kabul

È destinata ad aumentare la polemica provocata da alcuni dirigenti scolastici che si sono rifiutati ieri di disporre nelle loro scuole il minuto di silenzio per i caduti di Kabul.

Dopo le dichiarazioni del ministro Gelmini che, per queste decisioni, ha sentito il dovere di chiedere scusa alle famiglie dei parà morti nell’attentato e onorati con funerali di Stato a Roma, prende posizioni sulla vicenda l’assessore romano all’istruzione Laura Marsilio che annuncia: “Saranno segnalate all’Ufficio scolastico regionale le scuole «della vergogna», che ieri non hanno fatto rispettare il minuto di silenzio in onore dei sei militari italiani caduti a Kabul nelle ore in cui Roma si fermava per piangerli“.

Davanti al mancato rispetto del minuto di silenzio nelle scuole Iqbal Masih, Pietro Maffi e Guglielmo Marconi, – ha aggiunto la Marsilio – mi sento di interpretare l’indignazione di tutte quelle famiglie romane che in questi giorni si sono strette intorno al dolore dei familiari dei sei giovani militari caduti a Kabul, tanto da fare ore di fila davanti alla camera ardente e affollare il funerale esprimendo tutta la loro commossa solidarietà insieme al sentimento di fiera appartenenza ad una comunità nazionale».

La Marsilio ha parlato di sconfinamento dell’autonomia scolastica in un vero e proprio “abuso di potere“.