Classi pollaio: in 8 anni dimezzate nelle scuole superiori

L’analisi di Tuttoscuola

Buone notizie per gli studenti: da 3.919 le classi pollaio passano ad essere 1.829, praticamente la metà. Dal 2015, anno in cui il Ministero dell’Istruzione ha iniziato a pubblicare i dati sul proprio portale dedicato, al 2023, negli istituti statali della secondaria di II grado il numero delle classi pollaio, ossia quelle con oltre 27 studenti, è più che dimezzato. Nell’A.S. 2015/16, erano infatti il 3,6% di tutte le classi, e 8 anni dopo, nel 2023/24 scendono all’1,4%. Gli istituti interessati a questa presenza anomala erano allora circa 1 su 4, mentre nel 2023/24 sono scesi a circa 1 su 7.

E’ quanto emerge da un’analisi di Tuttoscuola dei dati pubblicati sul Portale Unico MIM.

Se si considera che l’eccessiva numerosità di studenti nella classe rappresenta una condizione non favorevole per l’apprendimento, in situazione non idonea si trovavano nel 2015/16 oltre 113mila studenti (di cui due terzi nelle classi del biennio iniziale, terminale dell’obbligo scolastico), pari al 4,5% degli oltre 2 milioni e mezzo di iscritti in quell’anno.

Nel 2023/24 il loro numero è diminuito di circa 60mila unità, attestandosi di poco sotto i 54mila.

Di anno in anno, come risulta dalla tabella elaborata da Tuttoscuola, il loro numero è andato diminuendo costantemente, grazie anche al fatto che il numero complessivo delle classi è rimasto invariato (con tendenza all’incremento).

L’annunciata diminuzione dei posti di docente, nel caso coinvolgesse sensibilmente la secondaria di II grado, potrebbe determinare una riduzione del numero delle classi e un conseguente incremento del loro affollamento. Il numero delle classi pollaio potrebbe aumentare, ma per il momento la loro situazione volge al meglio.  

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