
Caro Babbo Natale, vorrei che i miei alunni avessero un team di docenti capace di aprire il cuore

Caro Babbo Natale,
sono una neo docente, ma i miei sogni e desideri per la scuola hanno iniziato a prendere forma quando ero ancora una studentessa.
Per i miei alunni vorrei chiedere un team docenti empatico che apra ogni giorno il cuore agli alunni e li accolga con un sorriso e magari una bella canzone prima di iniziare la lezione (come faccio io ogni giorno… E’ la nostra “energy drop”!).
Vorrei che si sentano perfetti nelle loro diversità e che l’inclusione sia un’istinto naturale e non una pratica da applicare, per tutti, docenti inclusi!
Sogno un gruppo classe come lo descrive Pennac: una piccola orchestra che suona in armonia e progredisce, fiera di qualsiasi risultato venga raggiunto.
Vorrei che la scuola italiana possa “adottare” il modello europeo e/o anglo-americano. Una scuola dove gli alunni cambiano aula per ogni materia da apprendere, dove i ragazzi assaporino lo spirito di convivialità mangiando insieme, dove possano praticare sport, studiare teatro, seguire lezioni di musica per poter seguire le loro inclinazioni, esprimere e far emergere i propri talenti.
Grazie Babbo Natale,
maestra Monica
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