Bilancio Moratti: cosa ha trovato cosa ha lasciato/3. Il personale

Quando Letizia Moratti arrivò all’Istruzione verso la fine della primavera 2001, si erano appena concluse due importanti operazioni riguardanti il personale delle scuole statali: il passaggio dai Comuni allo Stato di migliaia di dipendenti Ata e la conclusione di un’ampia stagione di concorsi per il reclutamento degli insegnanti, le cui graduatorie di merito sono state utilizzate per le successive nomine in ruolo.
Erano in servizio in quel momento conclusivo dell’anno scolastico 2000-2001 più di 824 mila insegnanti, di cui di ruolo poco più di 706 mila e altri quasi 118 mila non di ruolo (supplenti annui e fino al termine delle attività).
A quelle centinaia di migliaia di docenti c’erano da aggiungere anche più di 261 mila unità di personale Ata di cui di ruolo quasi 195 mila e oltre 66 mila non di ruolo.
Grazie soprattutto all’elevato numero di Ata, per la prima volta il personale scolastico statale in servizio quell’anno aveva raggiunto e superato il milione di unità, di cui oltre 900 mila di ruolo (a cui andavano aggiunti circa 10 mila dirigenti scolastici).
L’azione di riduzione di posti, messa in atto nel corso del suo mandato, ha determinato una contrazione di circa 29 mila unità di organico tra i docenti (esattamente 29.626 posti in meno) e di oltre 5 mila nel personale Ata (esattamente 5.266 posti in meno) con un decremento di quasi 35 mila posti. Ma ciò non ha impedito di aumentare il numero di docenti in servizio per una serie di fattori, tra cui anche quello del crescente numero di docenti di sostegno in deroga.
E così, nell’anno scolastico che chiude il suo mandato, la Moratti si è ritrovata con oltre 837 mila docenti in servizio, di cui quasi 713 mila di ruolo e oltre 124 mila con contratto a tempo determinato: 13 mila in più di quelli che aveva trovato nel 2001.
È andata diversamente invece per il personale Ata: poco meno di 248 mila unità con una differenza negativa di circa 13 mila unità che bilanciano i 13 mila docenti in più (anche se con maggior numero di precari).
Erano in servizio cinque anni fa 1.085.628 unità di personale; quest’anno sono 1.085.064, anche se con un tasso di precariato più elevato (18,3% contro il 17% di cinque anni fa). Insomma, la sua azione poco popolare tra i sindacati e gli insegnanti ha portato alla fine una riduzione di poco più di…. 500 unità di personale, pari allo 0,05%: tanto rumor per nulla?