Bertinotti: la scuola sia garanzia di equità sociale

Vorrei qui ricordare il lavoro prezioso degli insegnanti…” Nel breve discorso pronunciato di fronte ai deputati che lo avevano appena eletto presidente dell’aula di Montecitorio Fausto Bertinotti ha dedicato particolare attenzione agli insegnanti, e ha fatto esplicito riferimento all’importanza della scuola come fattore di decondizionamento sociale e di riequilibrio delle opportunità.
Citando la lezione di don Lorenzo Milani, Bertinotti ha insistito sulla priorità degli investimenti in istruzione, da accompagnare però ad una più esplicita finalizzazione dell’azione educativa a traguardi di maggiore equità sociale, oltre che di educazione alla convivenza e al rispetto delle diversità, superando – ha detto con raffinato riferimento schmittiano – la logica della “coppia amico-nemico”.
Da notare che Bertinotti si è limitato a parlare di “scuola”. Non ha detto “scuola pubblica”, né tantomeno “scuola statale”, anche se il forte richiamo alla Costituzione (art. 3) rendeva trasparente il suo pensiero in proposito. E’ possibile che Bertinotti si sia volutamente astenuto dal fare riferimento specifico al ruolo della scuola pubblica-statale anche per evitare polemiche strumentali da parte dell’opposizione, e magari anche qualche divergenza all’interno del centro-sinistra.