Bergamo, anno di cambiamenti

 Luigi Roffia provveditore di Bergamo annuncia in questi giorni le priorità per la scuola orobica. “Al via infatti i nuovi progetti scuola-famiglia, anti-dispersione e disagio, di sostegno all’integrazione, e alle innovazioni pedagogiche e didattiche”

 In vista della ripresa delle lezioni fissata a lunedì 10 settembre, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Bergamo (Usp, l’ex Provveditorato agli Studi) Luigi Roffia annuncia per la scuola bergamasca, già all’avanguardia, nuovi progetti volti a contrastare gli abbandoni scolastici, il disagio giovanile, a valorizzare l’integrazione, premiare l’eccellenza e a sostenere le innovazioni.

Come scenario il modello di scuola del ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni: dalle sezioni “Primavera” per i piccoli da 2 a 3 anni, alle nuove indicazioni nazionali per i curricola di materne, elementari e medie, all’obbligo di istruzione fino ai 16 anni d’età.

“Sarà un anno di transizione rispetto ai cambiamenti in vista, è fondamentale vada avanti il percorso riformatore avviato nelle due ultime legislature, con i ministri Berlinguer e Moratti – commenta il provveditore Roffia – I politici ci diano finalmente una riforma della scuola e la scuola, dal canto suo, trasmetta interesse e entusiasmo ai propri allievi. Il punto è porre al centro lo studente come persona in una scuola aperta a tutti e con il merito come traguardo”.

“Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettere al centro l’alunno-persona …”.

I ragazzi vanno incoraggiati ad assumersi le proprie responsabilità, ad usare sempre la testa, a dare il massimo con passione, ma quando serve vanno anche puniti richiamandoli con fermezza al rispetto delle regole e degli altri”.